Canottieri Napoli, insulti agli atleti scritte su una imbarcazione

Canottieri Napoli, insulti agli atleti scritte su una imbarcazione
Intolleranza e insulti razzisti al festival dei giovani 2017 sul lago di Pusiano a Como. In questo clima si è svolta, nel fine settimana, la competizione sportiva dedicata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intolleranza e insulti razzisti al festival dei giovani 2017 sul lago di Pusiano a Como. In questo clima si è svolta, nel fine settimana, la competizione sportiva dedicata al canottaggio giovanile italiano. Vittime di queste ingiurie e dei danni arrecati alle imbarcazioni, gli atleti dagli 11 ai 14 anni della Canottieri Napoli.


Tutto ha inizio quando la squadra di prima mattina si reca sul campo di gara. Le attrezzature lascate in posto la sera precedente, risultano divelte e danneggiate in diverse parti. Ma non basta. Al di sotto della dicitura “Napoli”, ai bordi delle canoe, sono comparsi gli insulti. «Quando sono sceso sul campo di gara un collega mi aveva avvertito che c era un problema con l attrezzatura rimasta la sera prima sul campo come gazebo, barche e remi», dichiara l’allenatore Fabio Di Costanzo. «Al nostro arrivo abbiamo lasciato i ragazzi dietro e siamo andati a constatare che un gazebo era in un altro punto rispetto a dove lo avevamo lasciato. A un altro invece, risultava stracciato un telo e piegati gli appoggi. Le barche poi, le abbiamo trovate tutte sabotate e lesionate ma di sicuro quello che ci ha fatto più male è stata una scritta offensiva».

Immediata la richiesta di spiegazioni da parte degli accompagnatori e degli sportivi napoletani che però, a quanto racconta l’allenatore Di Costanzo, non è stata soddisfatta. «Dopo aver ordinato e rassicurato di ragazzi siamo andati a chiedere un po' di attenzione da parte dei guardiani al responsabile della manifestazione, ma la loro risposta è stata al quanto sgarbata e impropria anche con qualche tono di voce troppo alto».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino