Intrappolata nelle reti, poi liberata: in salvo tartaruga Caretta caretta

Intrappolata nelle reti, poi liberata: in salvo tartaruga Caretta caretta
MASSA LUBRENSE. Era rimasta intrappolata in una rete da pesca mentre si riposava sui fondali al largo del golfo di Salerno. A recuperare una tartaruga di 60 chili sono stati gli...

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MASSA LUBRENSE. Era rimasta intrappolata in una rete da pesca mentre si riposava sui fondali al largo del golfo di Salerno. A recuperare una tartaruga di 60 chili sono stati gli operatori del Centro Tartanet dell'Area marina protetta di Punta Campanella. Liberato dalle reti, l'esemplare è stato poi trasportato nel nuovo centro della stazione zoologica di Portici.


La Caretta caretta, con un carapace di 75centimetri e nessuna ferita visibile, sembra ora in buone condizioni. Nei prossimi giorni sarà tenuta al caldo fino a primavera. Prima di essere rimessa in mare, però, sarà sottoposta a ecografia: l'animale, infatti, potrebbe trovarsi nella sua stagione riproduttiva e, quindi, ospitare uova nelle ovaie. In questo caso la tartaruga sarà monitorata attraverso l'applicazione di un Gps sul carapace e seguita costantemente nel tentativo di individuare le zone di riproduzione nell'area del medio Tirreno. Negli ultimi anni molte tartarughe hanno nidificato nel Cilento: un ottimo segnale per questo splendido animale ormai a rischio estinzione nel Mediterraneo.

Il centro Tartanet del Parco marino ha recuperato oltre 150 tartarughe in questi anni. Numeri fondamentali per la tutela, la crescita e la nidificazione della specie lungo le coste campane. Soddisfatti i vertici dell'Area marina protetta, con il presidente Michele Giustiniani e il direttore Antonino Miccio che sottolineano come "la collaborazione con i pescatori stia dando i suoi frutti con tantissime tartarughe salvate da morte certa". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino