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Dal governo una ulteriore spinta finanziaria per la ricostruzione di Ischia interessata al momento sia dagli interventi ricostruttivi dopo il devastante terremoto del 21 agosto 2017 sia dalle attività di ripristino successive all'altrettanto sconvolgente frana del 26 novembre 2022. Proprio l'evento alluvionale di circa un anno fa - rappresentando esso una delle prime emergenze che il governo di centrodestra, insediatosi appena un mese prima, si è trovato ad affrontare - si conferma una delle priorità nell'azione dell'esecutivo: un dossier sul quale hanno concentrato l'attenzione sia il vicepremier Antonio Tajani, sia il ministro della Protezione civile Nello Musumeci. Dunque il Consiglio dei ministri, proprio su proposta di Musumeci, al termine della riunione di ieri ha stanziato ulteriori 24.930.000 euro per la ricostruzione dell'isola. Si tratta di risorse che si aggiungono agli stanziamenti precedenti di 2 milioni, di 54 milioni e di 1,13 milioni di euro finanziati in tre tranche. Tecnicamente, si tratta di una ordinanza di Protezione civile che nella sostanza pone le risorse a disposizione del Dipartimento diretto da Fabrizio Curcio e del commissariato di governo guidato da Giovanni Legnini. Tale disponibilità finanziaria è destinata, evidenzia Musumeci, «al completamento delle attività svolte dal commissario delegato per l'assistenza alla popolazione, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e la gestione dei rifiuti e delle macerie». Lo scorso 5 ottobre, tra l'altro, sempre il Consiglio dei ministri, parallelamente al decreto sull'emergenza sismica e bradisismica nei Campi Flegrei, sempre su proposta del ministro per la Protezione civile, aveva deliberato la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza post frana nell'isola verde. Tale provvedimento determina, fra i primi effetti, la proroga della sospensione delle rate dei mutui per tutte le famiglie direttamente colpite dall'evento alluvionale. «Un importante passo in avanti, ringrazio tutto il governo», ha detto Legnini.
A circa un anno da quella terribile tempesta di pioggia, fango, frane e smottamenti (dodici le vittime accertate tra cui quattro bambini) è stata la stessa Presidenza del Consiglio, tramite il Dipartimento Casa Italia, a pubblicare appena una settimana fa il report sullo stato dell'arte relativo alla ricostruzione post sisma e post alluvione. Il quadro dei costi è proiettato fino al 2027. Entrambe le vicende sono seguite da un unico commissario, Legnini appunto, nominato di concerto con la Regione Campania. La dettagliata analisi del Dipartimento guidato da Luigi Ferrara riporta la situazione cristallizzata al 15 agosto scorso: gli edifici su cui intervenire sono 1.015 dei quali 241 danneggiati dopo l'alluvione e, di questi ultimi, 55 compromessi in maniera grave.
Il Mattino