Tragedia a Ischia, annegati Lara e Antonio: «Erano due sub amanti del mare»

Tragedia a Ischia, annegati Lara e Antonio: «Erano due sub amanti del mare»
​Immersione fatale per una coppia di sub, annegati durante un'escursione alla secca delle Formiche, al largo di Ischia e Procida. E' stato recuperato il corpo...

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​Immersione fatale per una coppia di sub, annegati durante un'escursione alla secca delle Formiche, al largo di Ischia e Procida. E' stato recuperato il corpo dell'uomo: Antonio Emanato, 42 anni di Bacoli, titolare del «Sea World», una scuola di immersioni subacquee di Baia. Mentre è stato individuato, ma non ancora recuperato, il corpo della ragazza che era con lui: Lara Scamardella di poco più di 13 anni.

 
Sub con entrambi, nel sangue, la passione per il mare. L'istruttore Antonio Emanato, gestore di un diving con sede a Baia nei pressi del Tempio di Venere di fronte al porto e a pochi passi dalla centrale piazza De Gasperi, apparteneva ad una famiglia dedita alle attività marinare. Sia il padre che i fratelli di Antonio sono stati sempre dediti all'attività subacquea. Antonio da alcuni anni gestiva il centro per sub e teneva corsi di addestramento. Era ritenuto un esperto, un professionista serio ed affidabile. In molti rimangono increduli dinanzi all'accaduto.

«L'immersione di questa mattina - fanno notare alcuni esperti sub della zona - non era particolarmente difficile. È una zona semplice. Molto battuta. Difficile spiegare la tragedia, la dinamica che l'ha determinata». Emanato gestiva, durante il periodo estivo, un pontile per l'attracco delle imbarcazioni da diporto sul porto di Baia.
 
Altrettanto nota ed appassionata di pesca e di mare la famiglia della giovane allieva, che aveva compiuto 13 anni lo scorso giugno. Figlia di seconde nozze di un noto commerciante della frazione di Bacoli, si apprestava a frequentare l'ultimo anno di scuola media inferiore alla 'Paolo di Tarsò. Non aveva mai nascosto la grande passione per il mare come d'altronde il nonno paterno, tra i primi scopritori della Baia sommersa e dello stesso papà. Da qualche anno frequentava con assiduità il centro gestito da Emanato. Un' allieva modello, viene descritta da amici e conoscenti, che ci teneva a ripercorrere la passione di famiglia. Questa mattina l'imbarco fatale dal porto di Baia sul potente gommone di Emanato per una immersione a completamento del corso per sub seguito con certosina applicazione.


«Ci sentiamo immersi nel dolore che ha colpito le famiglie dei due sub originari di Baia». Così il sindaco di Bacoli (Napoli), Giovanni Picone, appena appresa la notizia della tragedia avvenuta al largo delle acque di Ischia. «Con le famiglie dei sub ci legano legami affettivi da generazioni. Qui a Baia siamo come una famiglia e questa tragedia tocca indistintamente tutti noi», ha aggiunto. Il sindaco si è tenuto in costante contatto con la locale Capitaneria di porto per le operazioni di recupero delle salme. Ha successivamente incontrato le famiglie delle due vittime. Intanto è già in moto la macchina comunale per avviare le procedure di protocollo per istituire una giornata di lutto cittadino. La giornata, secondo le prime indicazioni, andrà a coincidere con la celebrazione dei funerali dei due sub. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino