Fase 2, la doppia sfida di Ischia: «Apriamo anche in perdita», ma c'è chi dice no al Nord

Fase 2, la doppia sfida di Ischia: «Apriamo anche in perdita», ma c'è chi dice no al Nord
Non c'è più il tempo per dubbi ed incertezze: Ischia innesta decisamente la quarta mentre si attrezza per affrontare quella che sarà in assoluto la...

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Non c'è più il tempo per dubbi ed incertezze: Ischia innesta decisamente la quarta mentre si attrezza per affrontare quella che sarà in assoluto la più delicata e rischiosa stagione turistica di sempre. Alberghi e ristoranti che riaprono solo per non lasciare il personale a spasso per tutta l'estate e per lanciare subito un segnale di ottimismo al turismo estero. Hotel che non accetteranno i turisti provenienti da Lombardia e Piemonte, per paura del contagio e conseguente chiusura dell'attività. Gestori di spiagge libere che aumentano le tariffe per compensare i minori introiti provocati dalle misure di distanziamento. Comuni che apriranno tutte le spiagge libere e si assumeranno l'onere di organizzare sorveglianza e manutenzione dei lidi. E ancora, centinaia di lavoratori alberghieri che manifestano in piazza per chiedere non sussidi ed assistenzialismo, ma il lavoro e che alberghi, ristoranti, negozi aprano tutti i battenti «perché è venuto il momento che gli imprenditori si assumano le loro responsabilità» come urlano e ripetono da giorni.


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PRO E CONTRO
Dei grandi parchi termali, è certo che apriranno il Castiglione e il Negombo. «Lo dobbiamo ai nostri dipendenti, anche se la stagione inizia con forte ritardo e la crisi degli arrivi farà sentire il suo peso», dichiara Fulceri Camerini, proprietario del Negombo. Alla baia di Citara i Giardini Poseidon invece resteranno chiusi per la prima volta nella loro storia e si aprirà solo la spiaggia in concessione. «Venerdì 5, come annunciato da tempo - conferma Aldo Presutti proprietario del Solemar al lido di Ischia - sarò il primo sull'intera isola ad aprire l'albergo con il ristorante gourmet in piena attività. Ci rimetterò un bel po' di soldi perché intendo restare aperto tutto l'anno, e lo faccio sia per dare lavoro al personale che per lanciare un chiaro segnale a tutti: è arrivato il momento di uscire in mare aperto». Fra gli alberghi di lusso riapriranno entro un paio di settimane Regina Isabella, Punta Molino e San Montano fra i 5 stelle e Le Querce, Strand Delfini, Villa Carolina fra i 4 stelle. Ma Ischia si conferma isola stretta fra la sua innata vocazione internazionale e qualche non residuale ritorno alla visione da provinciale. Alcuni albergatori hanno fatto capire pur senza esporsi in modo ufficiale che non accetteranno i vacanzieri provenienti da Lombardia e Piemonte. Perché nella categoria è forte la paura del possibile contagio che potrebbe essere importato da quanti provengono da quelle regioni. «Non è una questione di razzismo alla rovescia, ma se scoppia un focolaio di contagio qui da noi in estate, siamo completamente fregati, perché ci chiudono le attività», sostengono. «Ai clienti milanesi, lombardi e piemontesi che in questi giorni ci stanno chiamando - dice invece Antonio Impagliazzo del Sorriso Resort - rispondiamo che saranno i benvenuti fra noi e che verranno trattati con i guanti bianchi. Solo facendo così manterremo vivo quello spirito dell'accoglienza e della professionalità che ad Ischia abbiamo acquisito in decenni di esperienza a livello internazionale. Ischia, Napoli e la Campania aprono le loro bellezze e le loro meraviglie a tutti, per una vacanza rilassante e in piena sicurezza».

CARO-SPIAGGE

Ischia resta una delle poche isole del Mediteranneo a poter sfruttare come oro la sabbia che in più punti circonda la costa. I lidi privati non apriranno prima del 15 giugno, si stanno attrezzando per sostenere la sfida con le nuove regole di sicurezza. Apriranno tutti, anche i gestori delle piattaforme a mare, con un rincaro delle tariffe, segnalano i tanti turisti che stanno chiamando per prenotare. «Apriamo tutti i lidi pubblici e le spiagge libere - dice Francesco Del Deo, sindaco di Forio e Presidente nazionale dell'Ancim - perché con molto e ragionato ottimismo ci aspettiamo che turisti e villeggianti verranno a Ischia in discreto numero e allora, al netto degli sforzi ulteriori che questo costerà alle casse dei Comuni in un momento di crisi come questa, c'è la necessità di presentare bene la nostra offerta balneare. Sarà finalmente l'occasione per organizzare al meglio le spiagge libere così come avviene già da tempo in Francia e Spagna». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino