Napoli. Isis, il manuale in italiano per aspiranti terroristi scritto da studente dell'Orientale

Napoli. Isis, il manuale in italiano per aspiranti terroristi scritto da studente dell'Orientale
Un uomo di 37 anni di origini algerine, ex studente all'università Orientale di Napoli, attualmente irreperibile: sarebbe lui - secondo quanto riferito al Tempo da «fonti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un uomo di 37 anni di origini algerine, ex studente all'università Orientale di Napoli, attualmente irreperibile: sarebbe lui - secondo quanto riferito al Tempo da «fonti interne alla comunità islamica italiana» - l'autore del testo pubblicato on line su diversi forum jihadisti dal titolo «Lo Stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare». Una sorta di manuale dell'Isis destinato agli aspiranti terroristi nostrani.




Secondo Il Tempo, l'uomo «già da giovanissimo ha abbracciato i dettami della Jihad» e «oggi si è schierato con l'Isis per curare la parte propagandistica del Califfato». «Non è chiaro - scrive il quotidiano - se il 37enne si trovi ancora in Italia ma certamente, spiegano le fonti, in passato è stato a Roma in alcune moschee periferiche e anche a Milano». L'uomo, K.H., avrebbe realizzato il manuale alcuni mesi fa, «prendendo alcune parti da riviste e documenti in arabo e inglese dello Stato islamico e traducendole in italiano, lingua che conosce perfettamente».



Stando alle fonti del Tempo, K.H. «potrebbe essere partito per la Libia per dare manforte all'estensione del califfato in quei territori. Si sentiva già braccato dalle forze dell'ordine - spiegano - anche perché in passato era finito sotto osservazione per aver già tentato di mettere insieme una specie di pamphlet dedicato ai convertiti e ai simpatizzanti dell'Islam, in cui proponeva una visione estremista del Corano. Il progetto non andò in porto, ma K.H. continuò nella sua opera di indottrinamento». Gli esponenti della comunità islamica citati dal quotidiano sostengono di aver segnalato già in passato l'uomo alle forze di polizia «perché nell'ambiente era noto per la sua radicalizzazione».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino