Isola ecologica a Ischia, è rivolta: ​«Vicina a dove appare la Madonna»

Isola ecologica a Ischia, è rivolta: «Vicina a dove appare la Madonna»
Da semplice area di sosta degli automezzi in periodo invernale a possibile centro per la raccolta di rifiuti solidi urbani. Questo accade in piena zona residenziale sul...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da semplice area di sosta degli automezzi in periodo invernale a possibile centro per la raccolta di rifiuti solidi urbani. Questo accade in piena zona residenziale sul promontorio di Zaro, a poche decine di metri dalle ville di vip come Sabrina Ferilli ma asoprattutto di strutture prestigiose come i Giardini La Mortella di Walton e la Colombaia di Luchino Visconti. Al comune i tecnici predispongono le carte e firmano le determine ed a Forio immediatamente dilaga la rivolta di ambientalisti e cittadini, su quello che è l'ennesimo e controverso capitolo della gestione della monnezza nell'isola verde.


La determina messa all'indice è dell'8 gennaio e porta la firma dei tecnici del III settore della municipalità foriana. «Una vera e propria isola ecologica» sostengono gli ambientalisti. La rabbia è contro l'amministrazione comunale, tacciata apertamente dal Vas ProNatura, di essere «insensibile ai temi ambientali e non rispettosa dei regolamenti paesaggistici». Non è la prima volta che la questione della localizzazione di un'area di sosta dei camion della nettezza urbana accende il dibattito locale ed istituzionale e quindi anche nella determina finita sul banco degli accusati ci si preoccupa di richiamarsi a precedenti atti pubblici per affermare l'idoneità del sito sia dal punto di vista urbanistico che quello ambientale.

 

ACCUSE

Tutto non vero a giudizio invece del Vas e del suo segretario regionale Nicola Lamonica, che sostiene come invece gli strumenti urbanistici e paesaggistici non permetterebbero un tale «cambio di destinazione d'uso». «Tant'è che la Soprintendenza di Napoli afferma Lamonica - che nel 2012 si lascò ingabbiare da logiche di politica locale, con un suo provvedimento successivo espresse già nel 2013 il suo parere sfavorevole». Il Vas cita poi due delibere del 2018 che conterrebbero il germe della contraddizione in termini anche legali, lanciando il dubbio sul fatto se sia trasferibile oppure no un parere di conformità paesaggistica allorquando, conservando l'intervento edilizio, si dà al suolo una diversa destinazione. «La sciagurata scelta del sito per l'ecocentro che si vuole impiantare conclude Lamonica - oltre a incidere negativamente sulla viabilità, tranquillità e igienicità dell'area di Zaro, va a minare o condizionare al negativo i contenuti del piano urbanistico comunale. L'area di Zaro (di cui Punta Caruso è parte) per gli ambientalisti ed i residenti in zona, è un santuario di poesia, natura, e cultura, ma anche di spiritualità, considerato che a Zaro si danno periodicamente appuntamento centinaia di fedeli per le apparizioni della Madonna nel bosco di Zaro. Una situazione difficile per il comune di Forio e per tutte le amministrazioni negli ultimi 40 anni. Forio è l'unico comune dell'isola che non ha un proprio sito ecologico. Tutte le soluzioni adottate in decenni sono state annullate da sequestri, ricorsi al Tar, rivolte di comitati civici, costringendo gli amministratori ad autorizzare le operazioni nei campi sportivi, in strade e piazzali ed addirittura a ridosso di spiagge ed arenili frequentati. Il tutto per evitare il blocco del servizio ed il paese invaso da montagne di rifiuti. Ma ogni volta che il comune tenta di giocare la carta Zaro, la protesta e l'ostilità assumono proporzioni più macroscopiche. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino