Lo storico Istituto Martuscelli, nato nel 1873 nel cuore del Vomero e divenuto negli anni un’eccellenza nell’accoglienza di non vedenti provenienti da tutto il...
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«L’idea è quella di tornare ad abitare quello spazio e di dare nuove possibilità d’integrazione a giovani cittadini – spiega Angelica Viola, presidente di Orsa Maggiore –. Tutti i bambini potranno venire a giocare e a vivere l’area e ad accoglierli saranno le pagliacce Ole & Ilva, Casper animazione, il CSI e tanti altri».
Attualmente, l’istituto ospita una decina di anziani pazienti accuditi da 29 operatori, che da due anni e mezzo circa non ricevono lo stipendio. Una situazione paradossale, visto che il Martuscelli è un ente morale che vanta un patrimonio immobiliare di 50 milioni di euro, ma è anche fortemente indebitato per una cifra che si aggira intorno ai 7 milioni di euro. Toni Nocchetti, presidente di Tutti a scuola, associazione che si batte per la difesa dei diritti dei disabili, da tempo denuncia questo stato di cose: «Due anni e mezzo fa, le famiglie dei venti ragazzi non vedenti all’epoca accolti ancora dal centro mi chiesero di sostenere la loro battaglia per scongiurarne la chiusura. Perciò andai a vedere le carte e ho capito chi ha ridotto sul lastrico il Martuscelli. Oggi posso dire che chi doveva gestire e controllare ha compiuto e ha avallato scelte dissennate, che il Miur, a cui fa capo l’ente, conosceva benissimo e per anni non ha battuto ciglio».
Poi, verso la fine del 2014 la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania boccia il bilancio presentato dal CdA e qualche mese dopo l’ente viene commissariato. Emanuele Sanfilippo resta in carica appena un anno, senza ottenere grossi risultati. Nell’agosto scorso gli è succeduto l’avvocato Andrea Torino, che ora con questa iniziativa di dare in gestione l’area verde dell’Istituto a realtà del terzo settore cerca di far rivivere una parte dell’ente. Sperando sia solo l’inizio di una riqualifica più ampia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino