«La procura di Guadalajara indugia su dicerie legate agli interessi dei nostri cari in Messico per coprire il loro insuccesso e la situazione di stallo nelle operazioni di...
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«Il procuratore di Guadalajara in Messico - affermano - è a conoscenza di questo caso fin dal primo giorno e, anziché attivarsi nelle ricerche facendo tesoro delle nostre indicazioni riguardanti il coinvolgimento della polizia locale, continua a concentrarsi sui precedenti di Raffaele Russo, di suo figlio Antonio e di suo nipote Vincenzo Cimmino».
«Raffaele, siamo costretti a ripeterlo sperando di non doverlo fare più, è solo un ambulante, un magliaro, non un camorrista e meno che mai un narcotrafficante». «L'impressione è che in Messico si preferisca dare credito a queste menzogne solo per coprire la mancanza di risultati nella ricerca» concludono i parenti delle persone scomparse. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino