Joker, un murales al Vomero ma è scontro con i residenti: «Non si celebrano così i criminali»

Joker, un murales al Vomero ma è scontro con i residenti: «Non si celebrano così i criminali»
Un affresco di Joker al Vomero, precisamente sui gradini Salita Cacciottoli: è il progetto di street-art attualmente dibattuto in Commissione alla Municipalità 5. La...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un affresco di Joker al Vomero, precisamente sui gradini Salita Cacciottoli: è il progetto di street-art attualmente dibattuto in Commissione alla Municipalità 5. La vicenda si aggiunge alle polemiche sui murales dei due baby-rapinatori, quello di Luigi Caiafa (che è stato cancellato) e quello di Ugo Russo (che in questi giorni è al centro di manifesti che si schierano pro e contro la rimozione). Joker è l'assassino folle, lo spietato criminale anti-sistema e avversario di Batman che ha ispirato in diverse circostanze il cinema contemporaneo. Il Joker dell'ultimo film del 2019 di Todd Phillips, candidato agli Oscar, interpretato da Joaquin Phoenix e oggetto di dibattiti critici globali, è proprio quello del progetto previsto per le scale del Vomero. La cosa preoccupa i residenti, che hanno firmato una petizione anti-Joker organizzata da Margherita Siniscalchi, consigliera della V Municipalità e vicepresidente della Commissione Legalità: «In un momento in cui Napoli assiste a un'escalation di violenza simile tra i giovanissimi - dice la consigliera - Joker è un esempio pericoloso. I tempi sono già deliranti, non vedo perché aggiungere altro delirio». Eppure, il progetto di Joker sulla scalinata era già stato approvato in commissione municipale settimane fa. «A proporlo - continua la Siniscalchi - è stato uno street-artist, Ruben D'Agostino, che avrebbe svolto gratis il lavoro nell'ottica di una riqualificazione di Salita Cacciottoli». Dopo il via libera del parlamentino c'è stata la petizione e sono arrivati i dubbi: «Raccolte 150 firme, il progetto è stato rimandato in Commissione - prosegue Siniscalchi - C'è chi ha cambiato idea tra i consiglieri, e ora è contrario. Intanto siamo in contatto con l'artista: sondiamo la sua disponibilità per un altro soggetto nella stessa area». Di fatto, il parlamentino è ancora diviso sulla questione. «Abbiamo tenuto una conferenza dei capigruppo - spiega Paolo De Luca, presidente della Municipalità 5 - Ci siamo presi qualche giorno, almeno fino al 4 marzo, per rivalutare il progetto in seguito alla petizione. Le motivazioni proposte dall'artista non intendono inneggiare al killer, ma sensibilizzare i cittadini sulla grave crisi in cui versano i cinema e sulle problematiche psicologiche del personaggio. Deciderà il Consiglio».

Il dibattito sul Joker al Vomero è caldo. A testimoniarlo, anche un post Facebook di D'Agostino: «Cari amici ed amiche, volevo solo rassicurarvi che il progetto per la realizzazione del Joker sulle scale dei Cacciottoli è al vaglio della commissione della municipalità. E di non preoccuparvi assolutamente circa una fantomatica raccolta firme organizzata dalla consigliera Siniscalchi, unica al momento ad aver manifestato contrarietà alla realizzazione del progetto. Il mio vuole essere un progetto di riqualificazione di zone abbandonate e degradate. Mi dispiace e mi delude dovermi scontrare con l'immobilismo e la solita e inconcludente retorica politica». «I vomeresi sfavorevoli sono tanti - controbatte la Siniscalchi, che è anche avvocato penalista - Potrei raccogliere molte altre firme».

A differenza del cinema, che comunica attraverso il filtro dello schermo, la street-art - lo racconta il nome stesso - è un'arte che ha a che fare con la strada, si cala cioè immediatamente nella realtà: «Una cosa è vedere il film - argomenta Dario Esposito, uno dei firmatari della petizione anti-Joker e presidente del Comitato piazza Leonardo 2.0 - e magari apprezzarlo. Altra cosa è celebrare un simbolo criminale su suolo pubblico. Un murale non è una pellicola: tanti ragazzi (e adulti) non hanno strumenti culturali adeguati per comprendere la differenza. Non è censura, ma buonsenso». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino