Kiton, la denuncia dell'imprenditore: «Napoli abbandonata dalla politica»

Kiton, la denuncia dell'imprenditore: «Napoli abbandonata dalla politica»
Le parole sono uno schiaffo in pieno volto alla porzione di città che dovrebbe sostenere lo sviluppo, aiutare l’imprenditoria, far crescere l’immagine:...

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Le parole sono uno schiaffo in pieno volto alla porzione di città che dovrebbe sostenere lo sviluppo, aiutare l’imprenditoria, far crescere l’immagine: «Io credo che il nostro territorio è abbandonato dalla politica, dovrebbero rimboccarsi le maniche e lavorare tutti i giorni invece di parlare». Sarebbero parole durissime anche se le avesse pronunciate un cittadino comune esasperato dall’immobilismo e della sciatteria della città; sono frasi decisamente pesanti se le dice con piglio severo Antonio De Matteis, Ceo di Kiton, uno dei marchi sartoriali che meglio rappresenta Napoli nel mondo.


Lo sfogo è avvenuto qualche giorno fa al microfono del massmediologo Klaus Davi che sta realizzando un documentario sul mondo dell’imprenditoria. Il pensiero è ancora oggi lo stesso, De Matteis non ha cambiato una virgola della sua idea sulla città, nemmeno adesso mentre è in volo verso gli Stati Uniti, destinazione Miami. 
Del resto un’idea analoga della città e del territorio, osservato dal punto di vista di Kiton, arriva da Maurizio Maresca, storico dirigente dell’azienda sartoriale inventata da Ciro Paone cinquant’anni fa. Oggi Maresca non fa più parte di Kiton ma le idee sono forti: «Fare gli imprenditori da queste parti è difficile. Devi fare i conti con costi superiori, difficoltà logistiche impensabili, sensazione di abbandono costante. Vedo tanti giovani che vanno via da Napoli a cercare il loro futuro. Fanno bene. Basta andare a trovarli per un giorno per scoprire che altrove, in una qualunque altra metropoli Europea, la vita è differente, i servizi esistono».

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Il Mattino