«Benvenuti nel bosco di via Petrarca», sospira Eliana: una distesa di verde da fare invidia all'orto botanico, una selva selvaggia che occupa non solo il...
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Giungla ma non solo. Il decoro urbano qui è il ricordo di un passato lontano: «I marciapiedi liberi, a memoria, non saprei dire quando li ho percorsi l'ultima volta», commenta Calvi. Un problema non solo per gli anziani, ma anche per le carrozzine dei bambini. Non c'è più spazio: i rami che spuntano dalle piante rischiano di ferirli. In pratica, è più conveniente camminare sulla strada. Posillipo non è mai stata così in rovina, purtroppo. Visto che dovrebbe essere un angolo di rappresentanza della città, il Comune dovrebbe tenerne conto e mandare di tanto in tanto qualcuno a curarlo. «Di tanto in tanto già sarebbe un risultato. Purtroppo le cose stanno così». Erbacce a parte, il marciapiede è distrutto dalle radici, il panorama è nascosto da una fitta selva di verde incolto e la balaustra del marciapiede è crollata e transennata in due punti. Sempre gli stessi da un lustro. Il Vesuvio si vede a fatica anche dal curvone, che prima dell'incidente dei giorni scorsi era uno dei pochi punti liberi per lo sguardo. Ora, invece, è occupato da transenne e lavori intorno alla ringhiera sfasciata dall'auto precipitata.
Via Manzoni e via Lucrezio sono un campo di battaglia. Non è una novità assoluta, si sa. Ma il degrado avanza. Blocchi enormi di cemento e di marciapiedi sono accatastati intorno ai tronchi degli alberi decapitati. Su uno di questi c'è appeso un sacchetto dell'immondizia. La sporcizia che impera nella natura morta posillipina. «Le condizioni di sicurezza del manto stradale sono abbondantemente scese sotto il livello di sufficienza lancia l'allarme Francesco De Giovanni, presidente della I Municipalità Queste vie sono ormai impraticabili, a causa delle radici degli alberi che le hanno fagocitate. Prima o poi accadrà qualcosa di brutto. Lasciarle a doppio senso è molto pericoloso, perché interi tratti di carreggiata sono assolutamente impraticabili, specialmente in via Lucrezio». Viale Virgilio versa in condizioni simili, anche se qui la soluzione per il verde è stata il taglio praticamente totale dei pini.
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Luigi Felaco che si occupa di verde per conto di Palazzo San Giacomo non nega i problemi e ricorda l'impegno profuso: «C'è poco personale dice la squadra intermunicipale è composta di pochi elementi, una decina. E poi abbiamo circa 30 dipendenti comunali, più una manciata di addetti per i singoli territori delle municipalità. Soffriamo la mancanza di giardinieri. Della potatura di alti fusti si occupano ditte specializzate: ad oggi è permessa solo una potatura estiva, per ordinanza sindacale. Per quanto riguarda il taglio del verde orizzontale, le squadre della Cooperativa 25 giugno e quelle degli uffici comunali sono sempre al lavoro. Sono stati stanziati 5 milioni di euro per la piantumazione di nuove alberature (fondi di Città Metropolitana). Attendiamo la partenza della gara nelle prossime settimane. Le piantumazioni si fanno da ottobre in poi, per questioni naturali. Per l'inverno vorremmo essere pronti. Per Viale Virgilio ci sono 4 milioni pronti per gli alberi e il rifacimento del manto stradale. Su via Manzoni e via Lucrezio non ci sono ancora fondi per la ripavimentazione. Servirebbero milioni di euro. L'idea è di finanziarli sempre attraverso Città Metropolitana. Per la partenza dei lavori in viale Virgilio aspettiamo l'ok della Sovrintendenza, essendo una zona soggetta a vincolo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino