L'arcivescovo di Pompei a pranzo con i senzatetto: «Non amiamo a parole ma con i fatti»

L'arcivescovo di Pompei a pranzo con i senzatetto: «Non amiamo a parole ma con i fatti»
Pompei. L’arcivescovo Caputo a pranzo con i poveri. In occasione della «I Giornata Mondiale del Povero», che sarà celebrata domenica 19...

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Pompei. L’arcivescovo Caputo a pranzo con i poveri. In occasione della «I Giornata Mondiale del Povero», che sarà celebrata domenica 19 novembre, monsignor Tommaso Caputo, ha voluto vivere in senso autentico l’appuntamento, istituito da Papa Francesco, pranzando con i cento ospiti della mensa dei poveri della città mariana, intitolata proprio al Pontefice argentino. L’incontro tra il prelato e i bisognosi di Pompei, e delle città limitrofe, oltre al pranzo, è stata una occasione per ascoltarli, abbracciarli, stringere loro le mani e infondere coraggio e fiducia. Nel corso del pranzo sono stati distribuiti alcuni doni per riscaldare il freddo inverno che i senzatetto si accingono a vivere: cappellini, scaldacollo, giubbini, tute, coperte e zainetti, offerti da alcune ditte della zona. Non sono mancati momenti musicali con i maestri Franco Staiano, Pippo Usiello e Carmine Febbraio che hanno eseguito alcuni classici della musica napoletana.


Ancora una volta, Pompei è in piena sintonia con il magistero di Papa Francesco. Nel messaggio per la giornata, dal significativo titolo, «Non amiamo a parole ma con i fatti», il Santo Padre ha, infatti, invitato a non pensare «ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana … queste esperienze … dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita». Condivisione vuol dire anche relazionarsi con i bisognosi, non limitandosi all’elemosina. «Siamo chiamati – ha continuato il Papa – a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine». Attiva da settembre 2014, presso la Casa del Pellegrino, è gestita dal Sovrano Militare Ordine di Malta. La mensa oltre ad assicurare 120 pasti ogni giorno, grazie ai volontari coordinati dalla dama di obbedienza dell’Ordine di Malta, Maria Del Rosario Steardo, (l’anima della carità mariana), distribuisce generi alimentari di prima necessità non solo ai poveri della città mariana, ma anche ai tanti che vengono dai comuni vicini. Presso la mensa è attivo anche il servizio docce ed è stata creata una postazione per barbieri e parrucchieri che offrono gratuitamente la propria opera ai senzatetto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino