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Anche Napoli aderisce al Bando Reinventing Cites.
«Abbiamo necessità di recuperare dei luoghi della città che sono estremamente importati. Villa Ebe è uno dei casi più rappresentativi perché è un luogo molto simbolico di Napoli, che ricorda e rappresenta la storia della nostra città che per una serie di vicende è stata abbandonata e devastata».Con queste parole Gaetano Manfredi ritorna a parlare in pubblico dopo essersi negativizzato al Covid-19.
Questa mattina nella sala giunta di Palazzo San Giacomo il sindaco Manfredi e l'assessore comunale Laura Lieto hanno presentato il bando. Si tratta di una competizione globale che è promossa dalla Fondazione C40. Il programma Reinventing Cities promuove interventi di rigenerazione e riqualificazione di siti. Pensati e disegnati per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. «Siamo particolarmente contenti di questa iniziativa - dice Lieto - Abbiamo proposto due siti della città molto diversi tra loro: uno nel cuore della città storica e l'altro invece nella città pubblica di più recente formazione».
Si tratta di Villa Ebe e del Centro Polifunzionale.
Il complesso si trova in uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, pronto a tornare a vivere e a rendersi nuovamente disponibile per la città.
L’obiettivo dell’amministrazione è trasformare il sito in un luogo suggestivo e accessibile attraverso una ristrutturazione a basse emissioni di carbonio di Villa Ebe con spazi dedicati all'accoglienza e alla cultura.
Invece, il Centro Polifunzionale di Piscinola è stato in passato un luogo ricco di attività, e centro di aggregazione per i giovani dal 1988 in poi.
Negli ultimi anni la zona è stata interessata da un’ondata di rinnovamento culturale dovuto soprattutto alla massiccia attivazione di associazioni, enti del terzo settore, che hanno sollevato e catalizzato l’impegno civico di abitanti ed attivisti e le risorse destinate ad una significativa rigenerazione urbana che identifica questa Municipalità come nuova polarità della città. Il progetto deve prevedere principalmente attività per l’interesse comune legate all’educazione e all’arte.
Reinventing Cities ha l’obiettivo di realizzare i progetti mediante il trasferimento di un diritto reale per consentire ai vincitori di implementare il loro progetto. Le migliori soluzioni emergenti dalla competizione per trasformare i siti a bando in esempi di sostenibilità e resilienza vogliono essere una vetrina per futuri sviluppi urbani a zero emissioni di carbonio.
«Il bando si suddividerà in due fasi - spiega Lieto - A settembre scade la prima fase dove ci sarà una ricognizione dell'interesse attraverso Reinventing Cities che viene cercato insieme ad un team internazionale. Poi in una seconda fase si cercheranno gli obiettivi del progetto e si chiariscono le regole d'ingaggio».
«Accogliamo questa competizione internazionale per trovare delle risorse e fare un intervento strutturale su un edificio che è fondamentale per Napoli», conclude il sindaco.
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