Napoli, lavori ancora fermi nel parco Marinella: e intanto avanza la baraccopoli

Napoli, lavori ancora fermi nel parco Marinella: e intanto avanza la baraccopoli
Marinella ancora in stand by. I lavori per la realizzazione del parco in zona porto sono fermi, in compenso si incontrano due operai dell'Abc che sotto il sole riparano una...

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Marinella ancora in stand by. I lavori per la realizzazione del parco in zona porto sono fermi, in compenso si incontrano due operai dell'Abc che sotto il sole riparano una preoccupante infiltrazione d'acqua da una tubatura che passa sotto la ex baraccopoli affacciata sul mare. Ex fino a un certo punto: sono diverse le montagne d'immondizia che svettano in mezzo alle erbacce altissime e ingiallite, più centinaia di copertoni e un paio di baracche ancora in piedi. Il container d'appoggio per gli operai è imballato in un altro container e chiuso da svariati catenacci. Un passo fuori dal recinto del restyling che non c'è, dormono decine di immigratis.


Compensati beige dal lato di via Marina, montati l'estate scorsa per nascondere la baraccopoli agli sguardi degli atleti dell'ormai lontana Universiade, sono stati tolti prima della pandemia, «forse un po' troppo presto», commenta il dottor Vito Figurelli, farmacista di zona. Da via Marina, infatti, la vista oggi è tutt'altro che un belvedere, e le montagne di erbacce e immondizia residua sono ben visibili agli automobilisti. «Stiamo sempre a sperare nelle stesse cose aggiunge Figurelli I lavori del parco sono interrotti e dopo la pandemia non ho mai visto operai. Ogni tanto nei mesi scorsi ho visto separare i cumuli, ma l'immondizia è sempre lì. Speriamo non si perdano i fondi, come spesso succede in Italia: sarebbe una brutta figura. Uno spazio per i bambini dopo la pandemia sarebbe una bella cosa, ma ricordo l'inizio dei lavori alla Marinella dai tempi dell'ex sindaco Iervolino. Quell'area è uguale a 10 anni fa, anche se questa amministrazione, va detto, opere in via Marina ne ha fatte». In ogni caso, dopo anni di promesse, blitz, incendi, droga e prostituzione e bonifiche, nell'ex baraccopoli oggi regnano insetti e desolazione. Più un escavatore e un camion dell'Abc con due operai che riparano un tubo rotto. L'acqua è tanta sotto il terreno, come l'immondizia in superficie: ridotta rispetto ai mesi scorsi ma non certo poca.

Sotto i simboli di Comune, Città Metropolitana, Fondo Sviluppo e Coesione e Patto per Napoli, sull'ultimo cartello affisso all'esterno del parco c'è scritto «data inizio lavori 26 giugno 2019, durata dei lavori 149 giorni». L'importo è di 6,5 milioni (risorse nazionali della Presidenza del Consiglio), per una spesa sostenuta di 528 mila euro, con una deadline di consegna inizialmente prevista per il 2021. Qualcosa si è inceppato da prima del Covid, in sostanza, dal momento che nemmeno le bonifiche sono state concluse dopo lo sgombero dell'area avvenuto diversi mesi prima della pandemia. A fare da ostacolo alla ripresa delle operazioni c'è tra l'altro il giallo dei circa 3mila metri quadri di proprietà privata al centro del Parco. Suoli privati, ma non si sa di chi: nessuno si è fatto avanti e le visure catastali non danno certezze. Il Comune ha pensato di rimediare al rebus «con l'istituzione di un fondo da un milione di euro finanziato da Città metropolitana spiega l'attuale assessore allo Sport Ciro Borriello, che per anni si è occupato della Marinella Ma nel consiglio di mercoledì, vista l'assenza di numero legale, non è passata l'acquisizione delle tre particelle. Si riproverà nel prossimo consiglio comunale: così se un qualche proprietario dovesse farsi avanti nei prossimi anni, l'Amministrazione avrebbe le spalle coperte». «La deadline per la scadenza dei fondi è spostata al 2025», dicono dall'assessorato al Verde.


«Nei giorni scorsi spiega l'assessore Luigi Felaco con il presidente della Commissione Ambiente Gaudini e Asia abbiamo effettuato sopralluoghi per intervenire su parte dei rifiuti presenti nell'area e consentire la prosecuzione delle attività. Nel frattempo la ditta si sta adeguando alle prescrizioni anti-Covid. Abbiamo proposto una delibera per l'acquisizione sanante delle aree residuali circa 3000 dei 30.000 mq della Marinella: un provvedimento importante che sarà ripresentato alla prossimo consiglio. Il Parco sarà comunque consegnato alla città nei prossimi mesi».
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Il Mattino