La Guardia di Finanza sgomina traffico di droga dal Pakistan, i corrieri arrivavano a Capodichino

La Guardia di Finanza sgomina traffico di droga dal Pakistan, i corrieri arrivavano a Capodichino
I corrieri ovulatori che avevano ingerito ovuli di cocaina afghana, provenienti dal Pakistan, sbarcavano anche  all'aeroporto di Napoli Capodichino con il loro carico di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I corrieri ovulatori che avevano ingerito ovuli di cocaina afghana, provenienti dal Pakistan, sbarcavano anche  all'aeroporto di Napoli Capodichino con il loro carico di stupefacente e poi lo trasportavano nel resto d’Italia. È quanto hanno scoperto i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna in collaborazione con lo Scico di Roma. Le Fiamme Gialle hanno eseguito questa mattina, nell'ambito dell'operazione “Lot bis", nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Brescia, Roma, Monza e Milano, 31 misure cautelari personali, tra cui 22 custodie cautelari in carcere e 9 obblighi di dimora, nei confronti dei membri di un'organizzazione criminale composta da pachistani, con base nelle province di Reggio Emilia e Bologna, dediti all’importazione e allo spaccio di eroina fatta arrivare in Italia attraverso corrieri ovulatori. Sequestrati inoltre beni per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro.


Due anni di indagini condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna sviluppate mediante intercettazioni telefoniche ambientali e servizi di osservazione che hanno permesso agli specialisti della sezione antidroga di ricostruire l’operato dell' organizzazione criminale dotata di consolidati collegamenti con fornitori esteri. A capo del sodalizio tre fratelli pachistani che facevano arrivare in Italia ingenti quantitativi di eroina afghana proveniente dal Pakistan tramite Grecia e Spagna. I tre si avvelenano di 17 corrieri loro connazionali che  giungevano nel nostro Paese, via aereo, ed occultavano la droga utilizzando la rischiosa tecnica del “body paker”, ingerendo gli ovuli di eroina alla partenza per poi essere espulsi una volta giunti a destinazione. Ingenti quantitativi di eroina sono stati sottoposti a sequestro, presso gli scali aeroportuali di Napoli Capodichino ma anche di Fiumicino, Malpensa, Peretola, Pisa e Vienna. 


  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino