Si chiamerà «Scuola normale superiore meridionale», istituita dalla Normale di Pisa presso la Federico II e prenderà il via già dal prossimo anno...
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Napoli - aggiunge Bussetti - «è da sempre una grande capitale culturale e scientifica. La Normale Meridionale sarà un centro di eccellenza che potrà ulteriormente qualificare e rilanciare il sistema di formazione di tutto il sud. Formerà e coltiverà le eccellenze del territorio, attrarrà studiosi di alto livello da altre regioni d’Italia. Sarà un polo di altissimo livello. La sua nascita è davvero un momento storico».
IL PROGETTO
L’emendamento prevede l’istituzione di un nuovo articolo, il 32-bis. Cinque i punti che renderanno la Campania e Napoli polo attrattivo di giovani per la qualità della formazione. Non fuga di cervelli ma centro di alto livello di sapere e conoscenze. Cinque commi per una vera e propria rivoluzione per la Campania e per Napoli. La «Scuola superiore meridionale» si legge - viene istituita in via sperimentale per il triennio «2019-2020 e sino al 2021-2022. Verranno organizzati corsi così suddivisi: formazione pre-dottorale e di ricerca e formazione post dottorato rivolti a studiosi, ricercatori, professionisti e dirigenti altamente qualificati; dottorato di ricerca di alto profilo internazionale che uniscano - si legge nell’emendamento - ricerca pura e ricerca applicata; ordinari e di master. E infine corsi di laurea magistrale in collaborazione con le scuole universitarie federate o con altre università. Il costo previsto e finanziato fino al 2022 è complessivamente di 63,62 milioni di euro che saranno che saranno attribuiti alla Scuola normale di Pisa.
I POSTI
Sono limitati. Per essere ammessi, come avviene per la Normale di Pisa, verrà emanato un bando di concorso. Si parte per i corsi ordinari con due classi ciascuna con 15 allievi per anno sia al triennio che al biennio. La previsione è quella di andare a regime, dopo la stabilizzazione della Scuola normale superiore meridionale con 45 studenti iscritti a corsi ordinari collegati al triennio e 30 per il biennio per ciascuna classe. Per il dottorato di ricerca previsti per il primo anno 4 corsi (2 con 12 allievi e 2 con 8 allievi), il secondo anno i corsi diventeranno 7. A regime, al quinto anno, i dottorandi saranno 224.
L’OPPORTUNITA’
Soddisfatto il presidente della Crui e Rettore della Federico II Gaetano Manfredi. È un segnale - spiega - molto importante per la Campania, per Napoli e in generale per il Sud. «Un segnale strategico per il territorio - aggiunge - solo in questo modo riusciremo a rafforzare il capitale umano presente e a creare nuove opportunità per il rilancio del territorio e per tornare ad essere attrattivi, questa è la sfida: attrarre i migliori cervelli presenti». È questa la prima Scuola superiore del Sud e non ce ne saranno altre. «Un tassello - incalza Manfredi - strategico per il futuro e per tornare ad essere centro di saperi d’eccellenza, come è sempre stato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino