La sfida dell'Immacolata no ai falò, legna razziata

Ieri il prefetto ha vietato l'accatastamento di legna e l'accensione di fuochi in strada

La legna accatastata per l'Immacolata a Castellammare
Stelle al Viale Europa, sfere illuminate in via Catello Fusco e alberi lucenti lungo via Roma e parte del corso Vittorio Emanuele. Ecco la proposta per le luminarie natalizie...

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Stelle al Viale Europa, sfere illuminate in via Catello Fusco e alberi lucenti lungo via Roma e parte del corso Vittorio Emanuele. Ecco la proposta per le luminarie natalizie arrivata ai commercianti dalla Allestilux srl. In attesa che il Comune decida se rilasciare o meno i permessi per montare, la ditta stabiese presenta la sua proposta che dovrebbe accendersi il 20 novembre prossimo. Il condizionale è d'obbligo visto che la linea della commissione straordinaria è stata ben chiara sin dall'inizio: nessuna concessione per installazioni. Si fa avanti invece nelle ultime ore la possibilità di preparare un bando per apporre nelle piazze e strade principali dei simboli natalizi.


No quindi alle classiche illuminazioni che da anni a Castellammare vengono montate. Nessun tema e nessuna iniziativa corale da parte dell'Ascom che conosce le perplessità che arrivano da Palazzo Farnese e ha lasciato ai singoli iscritti la possibilità di poter allestire come proposto. Se si dovesse arrivare a un accordo tra i negozianti delle singole strade, e se arriverà il permesso del Suap, così sarà addobbata la città. È lo stesso presidente dell'Ascom Johnny De Meo a spiegare il clima di incertezza: «Siamo pronti come sempre a fare la nostra parte, se ci saranno le condizioni per abbellire la città lo faremo, certo non dipende solo da noi». In un'annata nera per il commercio, il pagamento delle luminarie diventa una spesa di troppo: «Non era mai successo, nemmeno durante e dopo la pandemia, che tanti negozi chiudessero - spiega De Meo - stiamo vivendo una crisi molto profonda e chi ha stretto i denti fino ad oggi sta rinunciando. Al centro chiuderanno ancora tanti negozi».

Se per il commercio e l'illuminazione cittadina non ci sono buone notizie, per la prossima festa dell'Immacolata, appuntamento molto sentito per gli stabiesi, ieri il prefetto Raffaele Cannizzaro ha firmato l'ordinanza con la quale vieta l'accatastamento di legna e l'accensione di fuochi in strada. Ai trasgressori multe da 75 a 400 euro e la denuncia all'autorità giudiziaria. Nel testo dell'ordinanza la richiesta che siano ora le forze dell'ordine a rastrellare tutto il territorio comunale per punire e individuare trasgressori.



Già nella riunione con la forze di polizia dello scorso 4 novembre si era deciso di non arretrare sul tema dei falò che potrebbero essere accesi durante la notte tra il sette e l'otto dicembre. Da oltre un mese gruppi di ragazzini stanno già raccogliendo nei diversi quartieri cittadini pedane e travi di legno trovati in strada, portando il materiale in palazzi diroccati o in grandi spazi all'aperto, nella speranza di non essere scoperti. Altro aspetto potrebbe essere quello dei falò autorizzati da realizzarsi sull'arenile, un'eventualità che appare ancora lontana nonostante lo stesso vescovo Francesco Alfano abbia incontrato la commissione la scorsa settimana per parlare di rinascita ma anche del Natale a Stabia. L'idea dei parroci sarebbe di regolamentare i falò nei rioni, con l'acquisto di bracieri e legna autorizzata. Una corsa contro il tempo che deve scontrarsi anche con la linea di rigore tracciata dalla triade commissariale.
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Il Mattino