Caiazza, un napoletano presidente nazionale della Società Cardiologia

Francesco Caiazza
  La Cardiologia italiana parla napoletano. E’ Francesco Caiazza medico-chirurgo specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare, primario del pronto...

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La Cardiologia italiana parla napoletano. E’ Francesco Caiazza medico-chirurgo specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare, primario del pronto soccorso e dell’Osservazione breve dell’ospedale privato accreditato Villa dei Fiori Acerra il nuovo presidente designato al vertice del consiglio nazionale della Sicoa (Società italiana di cardiologia dell’ospedalità accreditata. La nomina è avvenuta nell’ambito del XVII Congresso nazionale della società scientifica che si è tenutosi si è concluso nei giorni scorsi a Napoli. Caiazza ha ottenuto un notevole successo nei numeri e governerà la Società per i prossimi tre anni. Tra gli obiettivi dichiarati accompagnare un percorso di tipo federativo con le altre Società scientifiche per “unificare la casa della Cardiologia italiana”. I nuovi consiglieri della società scientifica sono Alberto Benassi (Hesperia Hospital Modena), Alberto Maria Cappelletti (IRCCS Ospedale S.Raffaele Milano), Claudio Chimini (Clinica Villa Gemma Gardone Riviera a Brescia), Laura Dalla Vecchia (Irccs Maugeri di Milano), Francesco Donatelli (Centro cardio-toracico S.Ambrogio a Milano), Luciano Marullo (Pineta Grande Hospital di Castevolturno), Eduardo Rebulla (Casa di Cura Candela Palermo), Damiano Regazzoli (Irccs Istituto Clinico Humanitas, Rozzano MI), e Salvatore Tolaro (Centro Cardiologico Morgagni, Pedate a Catania).


Villa Dei Fiori di Acerra, dove lavora Caiazza, è l’unica struttura avccreditata di Napoli e provincia ad essere dotata di un pronto soccorso di I livello ed è inserita nella rete provinciale tempo dipendente per l’infarto con una Utic ed emo dinamica molto efficienti. Nel corso del 2018 il pronto soccorso di Acerra  ha segnato circa 7 mila accessi di pronto soccorso per Dolore toracico. Di questi 718  sono stati ricoverati con 134 angioplastiche primarie per infarto acuto del miocardio, 226 procedure interventistiche differite e 135 per angina pectoris instabile. Le procedure di angioplastica primaria per infarto acuto provenienti dalla invece per trasferimento dalla rete sono state in totale 170.







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Il Mattino