Nell’Ospedale del Mare, che (salvo imprevisti) aprirà i battenti a giugno, non ci saranno solo medici e pazienti ma anche professori. Sono quelli della Seconda...
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Di dipendenti da trasferire immediatamente non ce ne sono. Il blocco del turn over, che dura ormai da dieci anni, ha infatti ridotto drasticamente gli organici per cui manager e commissari sono costretti a coprire i vuoti con una raffica di doppi turni e straordinari. Come fare, allora? Di sicuro una parte delle 1200 assunzioni sbloccate ufficialmente ieri verranno destinate all’Ospedale del Mare. Grazie alla mobilità potranno tornare a casa lavoratori oggi impegnati in strutture di altre regioni e, accanto a questi, saranno selezionati giovani camici bianchi. Ma per un ospedale all’avanguardia, dotato di pronto soccorso e delle più moderne tecnologie, oltre che di 500 posti letto, non può bastare. Da qui la decisione di Polimeni di collaborare con la Sun, rafforzando peraltro un percorso in parte già avviato con iniziative formative. Anche perché, è il ragionamento della Regione e della struttura commissariale, il coinvolgimento dell’Ateneo consentirà di formare i medici del futuro all’interno dell’ospedale, pienamente inserito (a differenza degli attuali Policlinici) nella rete dell’emergenza-urgenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino