Sport, cinema e giornalismo: «Laboratori estivi per i bimbi del rione Sanità»

Sport, cinema e giornalismo: «Laboratori estivi per i bimbi del rione Sanità»
«Siamo stati pure in un castello a Ottaviano, che prima apparteneva a un signore a cui è stato tolto». A raccontare una delle tante esperienze vissute in questi...

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«Siamo stati pure in un castello a Ottaviano, che prima apparteneva a un signore a cui è stato tolto». A raccontare una delle tante esperienze vissute in questi mesi è Martina, 10 anni, che in uno dei locali della basilica di Santa Maria degli Angeli alle Croci ricorda la visita al Castello mediceo che appartenne al boss Raffaele Cutolo. Insieme ad altri minori dai 6 ai 16 anni del Rione Sanità Martina è una dei 300 partecipanti del progetto Piter, nato per contrastare la dispersione scolastica e favorire l'inclusione sociale. Dieci i laboratori destinati a bambini e ragazzi tra cui teatro, cineforum, sport, fotografia, street art, street food, giornalismo. Attività che sono proseguite per tutto il mese di luglio e riprenderanno il 23 agosto per poi proseguire fino a dicembre. A conclusione del percorso estivo ieri pomeriggio è stata presentata l'iniziativa Una vita degna di essere vissuta: «un nome che abbiamo scelto perché insegniamo loro a trovare sempre il bello anche nelle situazioni difficili che vivono ogni giorno», dicono gli educatori. In pratica i piccoli partecipanti, tutti provenienti da contesti disagiati, hanno incontrato il gruppo Rete di solidarietà popolare che ha spiegato loro l'esperienza del carcere con il fumetto 2la voce degli invisibili e, in veste di baby giornalisti, hanno intervistato l'attore Francesco Di Leva, del Teatro Nest di San Giovanni, protagonista della fortunata riduzione teatrale e cinematografica de Il Sindaco del Rione Sanità con la regia di Mario Martone. «Il progetto ha inteso togliere questi bambini dalla strada, dando loro un'alternativa - dichiara Giada Gentile, una delle educatrici - stimolandoli in queste attività che si sono svolte sia nei locali della chiesa di Santa Maria degli Angeli in via Veterinaria sia nella palestra Sporting Club di Franco De Martino in via Mario Pagano alla Sanità». 

Un provino con l'attore Francesco Di Leva e una messinscena di Shakespeare alla Sanità. Sono alcuni dei sogni dei bambini che si tramuteranno in realtà grazie al progetto Piter (Percorsi di Inclusione, Innovazione Territoriale e Empowerment), finanziato dal ministero dell'Interno e guidato come capofila dalla cooperativa sociale San Francesco di Caltagirone (Catania) e dal Consorzio Luna di Napoli. Il progetto consiste nella presa in carico di 300 minori tra i 6 e i 16 anni, a grave rischio di emarginazione sociale e criminalità, attraverso il contrasto della dispersione scolastica e l'avviamento di un percorso di inclusione, che comprende la formazione professionale. Il modello è quello di una Comunità educante di quartiere fondata sull'azione sinergica e integrata tra servizi sociali, Municipalità, scuola e associazioni. Tra i piccoli tanti sognano di diventare giornalisti e calciatori, come Donato, 11 anni: «Mi sono divertito tanto con i miei compagni, ho partecipato anche a uno spettacolo, Romeo e Giulietta, che metteremo in scena con la prossima Notte Bianca alla Sanità. Un sogno? Essere bravo a scuola e che la mia famiglia stia bene. Inoltre siamo andati in visita a uno chef che ho intervistato. Da grande vorrei fare il cronista, mi piace raccontare i fatti». O come Francesco, 10 anni, che ama cucinare e combatte i bulli di cui dice: «Non servono a niente, è bello invece essere tutti uniti e solidali». E a dimostrazione che l'educazione e la formazione possono dare i loro frutti c'è il gesto del piccolo Giovanni, 9 anni, che ringrazia e saluta con un inchino chi è venuto a trovarli. 

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Il Mattino