«Il problema della povertà esiste e la Cgil da tempo si è battuta per uno strumento che la contrastasse. A noi sarebbe piaciuto di più che si allargasse...
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«Anche i ministri - ha aggiunto Landini - dovrebbero sapere che nel 2018 sono più i giovani italiani che se ne sono dovuti andare via e non gli stranieri venuti da noi e buona parte purtroppo sono giovani del sud. La nostra non è una contrarietà di principio, la povertà va combattuta, il lavoro però va creato facendo partire gli investimenti». «Nel Mezzogiorno - ha precisato Landini - siamo di fronte al fatto che questa legge di stabilità ha tagliato, ha ridotto ulteriormente gli investimenti già programmati e non c'è un piano straordinario di investimenti. E una delle iniziative di continuità che noi vogliamo dare, dopo la grande manifestazione del 9 febbraio che ha riempito piazza san Giovanni, è proprio il fatto che il Mezzogiorno non è un problema del Mezzogiorno, è un problema dell'Italia ed è un problema dell'Europa. Serve quindi avere un piano straordinario di investimenti e una politica totalmente diversa da quella che è stata fatta».
«Su questo - ha concluso Landini - noi stiamo chiedendo che si attivi un tavolo, perché c'è un problema che riguarda le infrastrutture sia materiali, se pensiamo a quello che servirebbe, alle ferrovie, alle strade che mancano, ma anche di infrastrutture sociali, che riguardano i bisogni delle persone. Ci sono tante esperienze positive nel Mezzogiorno che dimostrano che ci sono competenze, intelligenze, capacità, ma anche una visione di sistema».
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Il Mattino