“Apprendiamo dagli organi di stampa che la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla...
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Lo afferma Luca Lanzetta, presidente del Movimento Libero e Autonomo che rappresenta oltre 300 enti formativi campani. “Con l’assessore – spiega Lanzetta – abbiamo un ottimo rapporto e immediatamente dopo la delibera abbiamo già avviato gli incontri per correggere questo insensato blocco degli esami. Non solo, ma durante il suo mandato tante schifezze legate all’universo formativo campano sono state cancellate grazie alla sinergia con le associazioni”.
“Sicuramente – continua Lanzetta – c’è stata sufficienza. Il nuovo sistema di accreditamento dovrà instaurare i laboratori interni agli enti e l’introduzione della retta minima, ricordando sempre che il libero mercato se non controllato diventa una giungla”.
“Al contrario – conclude Lanzetta – ancora una volta ci troviamo costretti a denunciare come a un assessorato guidato con attenzione e competenza sembri non corrispondere una altrettanto efficace gestione da un punto di vista burocratico, gestionale, dirigenziale. Ancora una volta siamo costretti a mettere le cosiddette ‘pezze a colori’ per errori dovuti probabilmente a disattenzioni di qualcuno forse più concentrato su troppe cose affidate che sono estranee alla formazione”.
Sulla vicenda interviene anche Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale di Forza Italia. “Il governo della formazione professionale in Campania è un problema politico non burocratico e se un assessore non legge gli atti o le delibere che dovrà firmare, di chi è la colpa? Solo e soltanto dei soliti funzionari che come al solito, secondo Palazzo Santa Lucia, assumerebbero decisioni all’insaputa della Giunta?”.
Così, la cice Presidente della Commissione Istruzione della Regione parla dell blocco degli esami. “Peraltro – aggiunge l’esponente di Forza Italia – se non abbiamo chiesto la rettifica di queste norme ma la revoca di tutti gli atti è perché sono complessivamente illegittimi visto che intervengono giuridicamente con specifiche conseguenze su coloro che non sono e non possono essere destinatari diretti di effetti di un provvedimento di consultazione pubblica, peraltro a loro estranea”. “So bene che il blocco degli esami è stabilito da un atto amministrativo, ma ritengo che l’assessore Marciani non può non assumersene la responsabilità politica visto che parliamo del sacrosanto diritto dei cittadini campani che hanno concluso un percorso formativo e vantano giustamente il riconoscimento del titolo abilitativo necessario a lavorare e a partecipare ai concorsi”.
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Il Mattino