Luigi Muscariello, quarantenne avvocato con un recente passato nel Pd e nipote dello stilista Rocco Barocco, è il nuovo commissario designato dalla Lega di Salvini a...
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È stata anche una vittoria personale dell'ex coordinatore isolano Antonio Piricelli, quella di ieri. Mentre veniva azzerata la posizione del suo alter ego, il coordinatore al tesseramento Vitale Pitone, Piricelli bypassava il divieto di Cantalamessa e nelle ore precedenti all'incontro di ieri rilasciava una serie di dichiarazioni. Fra queste spicca l'idea di istallare, per aumentare la sicurezza, i metal detector nei porti per controllare passeggeri e bagagli agli sbarchi di aliscafi e traghetti. Piricelli però non ha specificato come poi si potrebbero attuare questi controlli in maniera ottimale, considerato che sull'isola, oltre a passeggeri e bagagli, sbarcano quotidianamente centinaia di auto e camion che certamente non possono essere controllati con i metal detector. Gli operatori turistici hanno bollato l'idea come propaganda, così come avevano fatto mesi prima con la proposta di Pitone, alter ego di Piricelli, che sempre in tema di sicurezza aveva accennato a «un controllo di polizia su tutti i turisti e passeggeri in transito verso Ischia».
Ha suscitato clamore anche il fatto che il sindaco pd Enzo Ferrandino abbia portato il suo saluto ai leghisti come Piricelli che alle scorse amministrative avevano corso in una lista a suo sostegno. Scalpore accresciuto dalla contemporanea assenza dei sindaci del centrodestra, alcuni dei quali dati ultimamente anche in avvicinamento a Salvini. E l'albergatore Presutti infine. Di lui si è scritto e detto tanto negli ultimi mesi, da quando cioè come pasdaran del ministro dell'Interno ha accolto senza batter ciglio critiche e persino minacce di morte indirizzategli via web da centinaia di oppositori politici, fino a dirsi disposto a offrire gratuitamente i locali per la sede isolana della Lega all'interno del suo hotel a 5 stelle. Negli ultimi tempi Presutti ha fatto pubblicamente marcia indietro, beccandosi anche le censure di Cantalamessa per il suo atteggiamento politicamente sprovveduto. Nel frattempo c'era stata la truffa in denaro ordita da presunti dirigenti emiliani della Lega ai suoi danni, ragion per cui l'albergatore ieri mattina lamentandosi di non essere stato tenuto in considerazione nonostante la sua «buona volontà di italiano e di imprenditore», ha confermato ai media di aver chiesto a Salvini stesso di rimuovere Cantalamessa dal suo incarico. Difficile dire se il vicepremier gli darà ascolto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino