Legambiente scende in piazza a Napoli: «Ci siamo rotti i polmoni»

Ambiente e salute, un legame indissolubile, considerando la stretta correlazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda. In mattinata, i volontari di Legambiente...

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Ambiente e salute, un legame indissolubile, considerando la stretta correlazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda. In mattinata, i volontari di Legambiente indossando maschere antigas hanno fatto sentire la loro voce a Piazza Garibaldi: «Ci siamo rotti i polmoni», questo lo slogan del flash mob che hanno messo in atto all'uscita della galleria commerciale della stazione Garibaldi. Uno slogan che arriva dritto al punto e che fa riflettere, quasi come un urlo. Nessuno può far finta di non sentirlo. 

«Oggi siamo qui in piazza per manifestare per l’ennesima volta che la qualità dell’aria di Napoli non è accettabile per i cittadini napoletani e per tutti quelli che vivono in questa metropoli. -ha spiegato Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania-.  La centralina di Piazza Garibaldi ha sforato notevolmente (40 giorni) e la concentrazione di pm10 supera i livelli stabiliti dall’Oms. È un pericolo per la salute dei cittadini ma, soprattutto, questo ci dà la possibilità di rilanciare ancora sulla qualità della mobilità: che sia sostenibile, elettrica e tutti i passi avanti necessari che anche in epoca di Pnrr devono essere fatti per rendere questa città davvero accessibile e vivibile a tutti. È vero che oggi c’è una maggiore sensibilità all’ambiente e alla qualità dello stesso, è però necessario chiedere ai decisori politici di prendere delle decisioni e fare delle azioni concrete, misurabili nel medio e nel breve periodo, proprio per non dover riparlare delle morti che sono tantissime dovute all’inquinamento atmosferico».

A manifestare, tanti volontari di Legambiente e non solo, presente anche Gianluca Rea, il Presidente di Legambiente di Pomigliano D'arco, super attivo sul territorio per fermare questo disagio: «Queste iniziative sensibilizzano sul tema ambientale e su quello sanitario e sociale. L’inquinamento dell’aria causa circa 50mila morti l’anno in Italia. La Campania è uno dei luoghi, dopo la Pianura Padana, più inquinati di Italia. Pomigliano ha circa 74 sforamenti, su 35 sforamenti possibili durante l’anno. Siamo uno dei comuni più inquinati in Campania. È necessario affrontare il problema, in primis, dal punto di vista scientifico come fa Legambiente; quindi, capire quali sono le fonti di inquinamento. Tutti immaginiamo che le fonti siano i trasporti, quindi le automobili, ma non è solo quello: c’è anche la parte delle industrie , delle caldaie (domestiche e commerciali). Quindi bisogna capire quali sono le fonti per poter migliorare le situazione».

È ormai noto come l’inquinamento di acqua, aria e terra abbia ricadute negative sul nostro benessere e rappresenti un fattore determinante nello sviluppo di malattie a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare e di patologie oncologiche. Il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale in un periodo in cui si assiste ad una transizione ecologica e per incentivarlo si fa leva sulla salute pubblica, danneggiata dall’inquinamento. La sensibilità ai temi ambientali è sempre crescente e sono proprio le nuove generazioni che ne sono maggiori portatori. I giovani sono più avanti delle nostre istituzioni. 

«Confidiamo che questa nuova amministrazione comunale abbia la sensibilità di cambiare registro e di dare le risposte che noi attendiamo rispetto al cambiamento della visione della città, che non deve essere più auto-centrica. Noi abbiamo fatto delle nuove proposte all’amministrazione, insieme anche ad altre associazioni ambientaliste di livello nazionale - ha  raccontato Paola Silvi, Presidente del parco letterario Vesuvio di Napoli di Legambiente - È stata creata una piattaforma nella quale vengono toccati tutti i temi più importanti della transizione ecologica. Con la nuova amministrazione abbiamo avuti degli incontri, in particolare con l’assessore al verde, e oggi ne avremo uno con l’assessore all’ambiente Mancuso. Loro ci ascoltano, ma le risposte vere noi ancora non le abbiamo avute». 

Una cosa è certa, la nuova amministrazione è pronta all'ascolto, Legambiente questa mattina ha servito su un vassoio d'argento un ulteriore problematica, che seppur non visibile agli occhi ma che si sente più forte che mai. Ora non resta che aspettare la risposta del Comune di Napoli e degli stessi concittadini.

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Il Mattino