Licenze alle Antille per le scommesse, sequestro da 22 milioni

Licenze alle Antille per le scommesse, sequestro da 22 milioni
Maxi-sequestro di beni per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro, tra i quali partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, automezzi, imbarcazioni,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Maxi-sequestro di beni per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro, tra i quali partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, automezzi, imbarcazioni, accessori di lusso e immobili situati nelle province di Bari, Taranto, Foggia, Cagliari e Napoli. A operare i finanzieri del Servizio centrale investigazione sulla Criminalità organizzata e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari che hanno eseguito un provvedimento di confisca definitiva, emesso dal Tribunale del capoluogo pugliese.

È l'epilogo della attività investigativa denominata "Scommessa", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e svolta dallo Scico e dal Gico (Gruppo Investigazioni criminalità organizzata) delle Fiamme Gialle di Bari. In particolare, le indagini hanno permesso di scoprire l'operatività di una organizzazione criminale transnazionale, con base operativa a Bari e ramificazioni a Malta, Antille olandesi, Isole Vergini britanniche e Seychelles, dedito principalmente alla raccolta abusiva e gestione di scommesse sportive sul territorio nazionale ed estero.

Dalle attività investigative sviluppate attraverso intercettazioni telematiche, di conversazioni telefoniche e tra presenti, acquisizioni di documenti, indagini finanziarie e audizioni di collaboratori di giustizia è emerso che gli indagati, per le attività delittuose, si sarebbero avvalsi di società di diritto maltese nonché delle cosiddette skin, società di diritto estero provviste di licenze per operare nel settore dei giochi e delle scommesse rilasciate dalle Antille olandesi e non riconosciute in Italia. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino