Liste d'attesa, la Cisl contro la Regione Campania: «È dittatura sanitaria»

Liste d'attesa, la Cisl contro la Regione Campania: «È dittatura sanitaria»
«Ormai siamo alla fase del delirio. La giunta regionale si sveglia dopo oltre un anno di ritardo, con conseguenze gravissime per i cittadini, e decide di stanziare fondi per...

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«Ormai siamo alla fase del delirio. La giunta regionale si sveglia dopo oltre un anno di ritardo, con conseguenze gravissime per i cittadini, e decide di stanziare fondi per ridurre le liste d’attesa per esami, visite specialistiche e controlli. E lo fa senza sentire nessuno, né le organizzazioni sindacali che per contratto devono essere ascoltate. Il risultato? Vengono messi in circolo 72 milioni che lo Stato ha stanziato nel 2020 per perseguire lo stesso obiettivo che ora si dà il governo De Luca quando le aspettative sono diventate chilometriche. Si doveva fare allora per evitare altri danni alla gente», così Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica sulla delibera approvata. 

«Il mancato coinvolgimento delle parti sociali - aggiunge il segretario generale Fp - ha prodotto un altro sconquasso provocato dall’attribuzione delle somme. Il 70% circa delle risorse va ai privati, solo il 30% al pubblico? Perché? Quale è il motivo? Vogliamo sapere la verità, vogliamo sapere perché si porta avanti una vera e propria dittatura sanitaria , tenendo fuori dalle decisioni quelli che rappresentano il settore e tutelano i lavoratori impegnati ogni giorno a fianco dei pazienti. È arrivato il momento di dire basta a queste logiche, tanto più quando i soldi stanziati vengono da Roma e potevano essere utilizzati un anno fa, con naturali risparmi. Possibile che in giunta regionale non ci sia nessuno in grado di fare questi banali ragionamenti?». 

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Il Mattino