Professionisti e imprenditori fanno squadra contro la burocrazia e chiedono una rivoluzione della pubblica amministrazione basata su digitalizzazione e semplificazione. Se ne...
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La burocrazia - si legge ancora nella nota - sottrae tempo e denaro: aprire un bar richiede fino a 71 adempimenti e coinvolge anche 26 enti con i quali, però, ci si deve interfacciare fino a 41 volte perché ad alcuni enti occorre rivolgersi più volte. La spesa sfiora i 15mila euro. Al dibattito - moderato dal Consigliere dell'Ordine degli Ingegneri Ettore Nardi - intervengono docenti, amministratori pubblici, i vertici di Associazione Costruttori Edili di Napoli (Acen), Confapi, Giovani Industriali e rappresentanti dell'Ordine dei Commercialisti di Napoli. A confronto idee e proposte per la semplificazione burocratica.
«In Italia e ancor più al Sud - ricorda Nardi - la dimensione piccola o piccolissima di studi professionali e imprese impone che la pubblica amministrazione si adegui al cambiamento in termini di innovazione tecnologica, digitalizzazione e snellimento delle procedure, unica soluzione per accorciare i tempi e ridurre i costi. L'innovazione tecnologica anche nell'ambito della Pubblica amministrazione è un'esigenza fondamentale per i professionisti, per le imprese, per i cittadini. Solo attraverso queste leve si potranno garantire competitività e servizi di qualità, quindi sviluppo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino