Si chiama «produttività di gruppo» ed è uno strumento individuato dall'amministrazione comunale per remunerare le prestazioni dei dipendenti comunali...
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Dal 2013 al 2016 la produttività di gruppo è stata applicata a dieci servizi: Ciclo integrato delle acque (strutture centrali e municipali); Qualità dello spazio urbano (strutture centrali e municipali); Polizia locale; Mercati; Autoparchi e logistica; Tutela del mare; Protezione civile, sicurezza geologica e sicurezza abitativa, sottosuolo; Cimiteri cittadini; Eventi; Notificazioni e messi. Da quest'anno, grazie ad un accordo siglato tra amministrazione e sindacati il 4 dicembre 2018, sono stati inseriti all'interno dell'istituto della produttività di gruppo, altri tre settori, che il Comune ritiene fondamentali: Servizi finanziari; Servizi sociali; Politiche per la casa. I servizi coinvolti sono diventati dunque tredici. Il budget di 3 milioni e 800mila euro andrà suddiviso tra tutti i servizi, in base alle verifiche del cosiddetto «Nucleo Indipendente di Valutazione».
Il Nucleo di valutazione, composto da profili esterni all'ente (il presidente Antonio Saturnino e i componenti Antonino Pio De Marco, Lorella Cannavacciuolo, Vincenza Esposito) ha il compito di verificare gli obiettivi e di validare le modalità di raggiungimento degli stessi. Ciò avviene ogni anno, quando al termine della gestione, il dirigente del singolo servizio relaziona rispetto al raggiungimento o meno degli obiettivi. Infatti non tutti riescono ad accaparrarsi il premio. Un esempio su tutti riguarda la Protezione civile, che da quando esiste la produttività di gruppo non ha mai fornito risultati soddisfacenti, stando agli indirizzi individuati dall'amministrazione centrale.
Come si giudica un lavoratore che ha raggiunto l'obiettivo rispetto ad un altro? Rispetto alla flessibilità e alla modalità di esecuzione delle prestazioni lavorative, come previsto da una nota del direttore generale del Comune il 31 ottobre 2013. Ogni servizio ha i suoi obiettivi, ma in ognuno di questi viene richiesta una disponibilità a modificare il proprio orario di lavoro (cambio turno) in relazione alle particolari esigenze del servizio. In pratica, i lavoratori più disposti a «sacrificarsi», per casi straordinari, anche nei giorni festivi e pre-festivi (solo per alcuni settori) sono sicuramente più soggetti a poter essere individuati tra quelli considerati virtuosi. L'amministrazione punta così ad ottenere l'esecuzione, la continuità e il completamente di tutte le operazioni comandate, anche oltre l'orario di lavoro. Ovviamente il tutto dovrà essere commisurato al numero complessivo di interventi effettuati, basti pensare ai casi dei lavoratori impegnati nel Ciclo integrato delle acque, nella gestione del Verde e agli agenti della polizia Municipale. Ma c'è anche chi negli anni ha rinunciato a prendere parte alle attività di produttività di gruppo, come avvenuto nel 2016 da parte dai dipendenti del servizio Mercati. Ogni obiettivo deve essere raggiunto entro una tempistica e con le modalità stabilite dal Direttore generale, secondo un crono-programma di lavoro, articolando ciascun obiettivo in fasi, con traguardi e scadenze temporali certe. Ogni mese il crono-programma va aggiornato e trasmesso all'assessore di riferimento, al Direttore generale e al responsabile della struttura.
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Il Mattino