La Sonrisa confiscata dal Comune, addio al “Castello delle Cerimonie”

Prescritti i reati, la nota struttura di Sant'Antonio Abate passerà al Comune

La Sonrisa confiscata dal Comune, addio al “Castello delle Cerimonie”
I reati sono prescritti, ma la confisca diventerà esecutiva. A stabilirlo è una sentenza emessa ieri dalla Corte di Cassazione e che riguarda il “Castello...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

I reati sono prescritti, ma la confisca diventerà esecutiva. A stabilirlo è una sentenza emessa ieri dalla Corte di Cassazione e che riguarda il “Castello delle Cerimonie”, noto come La Sonrisa, divenuto famoso grazie ad una trasmissione televisiva in onda sul canale Real Time.

Il locale dei “matrimoni napoletani” si trova a Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli. Ieri, gli ermellini hanno certificato l'avvenuta prescrizione di tutti i reati, ma - come previsto dalla norma - sarà resa esecutiva la parte della sentenza che riguarda la confisca degli immobili e dei terreni su cui sorge la struttura ricettiva, che saranno acquisiti a patrimonio del Comune di Sant'Antonio Abate. 

La sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Torre Annunziata nel 2016 prevedeva la condanna a un anno di reclusione con pena sospesa per Rita Greco, defunta moglie del "Boss delle Cerimonie" Tobia Antonio Polese, e per Agostino Polese, suo fratello e amministratore della società. Parzialmente riformata dalla Corte d'Appello di Napoli, da ieri la sentenza è divenuta definitiva con il sigillo della Cassazione. La vicenda giudiziaria aveva avuto inizio nel 2011 e, secondo l’ipotesi dell'accusa, La Sonrisa sarebbe il frutto di una serie di abusi edilizi pepetrati su tutta l’area di oltre 40mila metri quadri a partire dagli anni'80.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino