La Sonrisa confiscata dal Comune, addio al “Castello delle Cerimonie”

Prescritti i reati, la nota struttura di Sant'Antonio Abate passerà al Comune

La Sonrisa confiscata dal Comune, addio al “Castello delle Cerimonie”
La Sonrisa confiscata dal Comune, addio al “Castello delle Cerimonie”
di Dario Sautto
Venerdì 16 Febbraio 2024, 14:05 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 14:26
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I reati sono prescritti, ma la confisca diventerà esecutiva. A stabilirlo è una sentenza emessa ieri dalla Corte di Cassazione e che riguarda il “Castello delle Cerimonie”, noto come La Sonrisa, divenuto famoso grazie ad una trasmissione televisiva in onda sul canale Real Time.

Il locale dei “matrimoni napoletani” si trova a Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli. Ieri, gli ermellini hanno certificato l'avvenuta prescrizione di tutti i reati, ma - come previsto dalla norma - sarà resa esecutiva la parte della sentenza che riguarda la confisca degli immobili e dei terreni su cui sorge la struttura ricettiva, che saranno acquisiti a patrimonio del Comune di Sant'Antonio Abate. 

La sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Torre Annunziata nel 2016 prevedeva la condanna a un anno di reclusione con pena sospesa per Rita Greco, defunta moglie del "Boss delle Cerimonie" Tobia Antonio Polese, e per Agostino Polese, suo fratello e amministratore della società. Parzialmente riformata dalla Corte d'Appello di Napoli, da ieri la sentenza è divenuta definitiva con il sigillo della Cassazione. La vicenda giudiziaria aveva avuto inizio nel 2011 e, secondo l’ipotesi dell'accusa, La Sonrisa sarebbe il frutto di una serie di abusi edilizi pepetrati su tutta l’area di oltre 40mila metri quadri a partire dagli anni'80.

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