Cuma, condotta in tilt i rifiuti verso il mare: «Rischiamo il disastro»

La perdita ai Camaldoli: allagamenti in via Madonna del Pantano

Cuma, condotta in tilt i rifiuti verso il mare: «Rischiamo il disastro»
Cuma, condotta in tilt i rifiuti verso il mare: «Rischiamo il disastro»
di Serena Palumbo
Domenica 18 Febbraio 2024, 11:35 - Ultimo agg. 12:50
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Esplode la condotta del depuratore di Cuma a Licola. La fogna invade via Madonna del Pantano e i campi coltivati. A rischio la prossima stagione balneare tra Giugliano e Pozzuoli. C'è il pericolo che il mare sia invaso dai reflui. Gli ambientalisti gridano al disastro ambientale. Il sindaco Luigi Manzoni interviene per salvare la balneabilità.

«Dieci giorni fa - racconta Umberto Mercurio, presidente dell'associazione Licola Mare Pulito - mi sono reso conto che ci fosse uno sversamento di reflui dalla condotta che dal punto di sollevamento dei Camaldoli arriva al depuratore di Cuma.

Ho notato del fango sospetto proveniente da un muro di recinzione con dei tubi di drenaggio. Ho cercato di capire da dove arrivasse l'acqua sporca, scoprendo un vero e proprio fiume di fogna. Analisi accurate mi hanno fatto capire che la perdita andava così avanti da minimo sei mesi».

Un vero e proprio fiume di melma, che ha causato danni ad automobilisti, residenti e coltivatori. Il materiale fuoriuscito a grandi quantità dal letto della condotta ha invaso via Madonna del Pantano e le campagne coltivate circostanti, generando disagi alla viabilità e marasmi che hanno costretto in casa i residenti. «Ho allertato le maestranze del depuratore di Cuma, che sono intervenute con le ruspe per pulire possibili ostruzioni. Hanno percorso l'intero canale, sul quale da quarant'anni non veniva effettuata la manutenzione. Non è la prima volta che questo tratto genera problemi - aggiunge Mercurio - La Regione Campania in passato avanzò una proposta di raddoppiamento: voleva creare una seconda rete fognaria che supportasse la portata di quella già esistente. Il tutto, però, si concluse in un nulla di fatto ed eccoci all'ennesimo disastro ambientale».

Un inquinamento che potrebbe mettere a rischio anche la prossima stagione balneare. «Bisogna tener presente che questo canale ha come suo punto d'arrivo il mare di Licola. Ciò significa che in assenza di un repentino e risolutivo intervento istituzionale il mare sarà invaso dalla melma. Ho chiesto al sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni di impegnarsi su questo fronte. Se il litorale viene inquinato più di quanto non lo sia già, a maggio o giugno i lidi non potranno riaprire. 

 

Dovrà essere imposto un divieto. Il mare non avrà i requisiti di balneabilità e sarà un grave problema per commercianti e proprietari degli stabilimenti. Questa mia preoccupazione è stata accolta da Manzoni, che si è prontamente messo in contatto con la Regione Campania per individuare le possibili soluzioni. Non posso dire lo stesso del sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi, che ha ignorato le mie richieste d'aiuto. Mi sembra che la tutela dell'ambiente non sia negli interessi comunali giuglianesi Tra interventi repentini e altri mancati, però i tecnici sono a lavoro per risolvere il problema» conclude Mercurio.

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