Frana a Ischia, stop all’ospitalità: gli sfollati via dagli alberghi

Dal 30 aprile 76 famiglie sgomberate dovranno trovare una sistemazione

La zona colpita dall’alluvione del 2022
La zona colpita dall’alluvione del 2022
di Massimo Zivelli
Domenica 18 Febbraio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 07:53
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Mentre i carabinieri mettono a segno altri sequestri di abusi edilizi sull’isola d'Ischia e bloccano anche un cantiere in un albergo, a Casamicciola Terme il commissariato di governo riapre fino al 30 aprile prossimi il termine fissato per chiedere il contributo dello Stato da parte di quanti, privati cittadini o aziende, subirono danni a seguito della frana del novembre 2022. E sempre a partire dal 30 aprile prossimo, cesserà del tutto l’ospitalità alberghiera per le famiglie degli sfollati che non possono fare rientro alle proprie abitazioni e che quindi continuano ad alloggiare presso gli hotel isolani a seguito della frana: sarà data infatti loro la possibilità di accedere al contributo statale di autonoma sistemazione, oppure - in alternativa - di essere trasferite presso immobili privati, individuati tramite avviso pubblico. Tutto questo durerà fino alla cessazione dello stato di emergenza.

Cambia anche la gestione stessa dei contributi, con l’Unità Tecnica Amministrativa (UTA) della presidenza del consiglio dei ministri che su richiesta stessa del Comune subentrerà nel ruolo di gestione delle pratiche e liquidazione economica delle stesse. I provvedimenti sono contenuti in due distinte ordinanze, firmate dal commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini.

Le risorse destinate al Cas (contributo autonoma sistemazione), provenienti dalla contabilità speciale assegnata al commissario straordinario, per il sisma sono state integrate con ulteriori 4,5 milioni di euro per l’anno in corso, come previsto dall’ultima Legge di Bilancio. Per continuare a beneficiarne, i cittadini colpiti dal sisma aventi diritto dovranno trasmettere entro il 30 giugno una dichiarazione che certifichi la sussistenza dei requisiti, mentre, per quelli danneggiati dalla frana, i termini di presentazione sono fissati al 31 maggio prossimo. 

Ad oggi, sono poco più di 470 le famiglie (1.302 persone) che ricevono il «Cas sisma», mentre risultano ben 76 le famiglie che percepiscono il Cas frana (206 persone). Il criterio di assegnazione del sostegno finanziario per entrambe le calamità resta invariato: il Cas cresce all’aumentare del numero dei componenti di ciascun nucleo famigliare. Si parte da un minimo di 400 euro per i nuclei mono-familiari fino a un massimo di 900 euro mensili per le famiglie più numerose. 

 

Sul versante della repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio, procede intanto incessante l’attività dei carabinieri della compagnia di Ischia al comando del capitano Tiziano Laganà. Dopo i numerosi interventi già effettuati sul territorio isolano nelle scorse settimane, che hanno portato a sequestri di manufatti e denunce di cittadini, si continua a realizzare manufatti abusivi in zone di pregio paesaggistico e persino sottoposte a vincolo sismico. Attività illecite che però non sfuggono all’attenzione dei tutori dell’ordine, come testimoniano gli ultimi due interventi eseguiti dagli uomini della Stazione di Barano, che hanno condotto ad altre cinque denunce e due sequestri.

Il primo intervento è stato eseguito nel territorio del comune di Serrara Fontana. Qui i carabinieri, hanno accertato la esecuzione di lavori abusivi di ristrutturazione all’interno di un albergo, in area sottoposta a vincolo sismico. Le opere realizzate in assenza di titolo abilitativo consistevano nell’aggiunta di un cordolo rialzato in cemento armato su un muro già esistente. Sul nuovo muro, lungo 20 metri, erano state realizzate anche travi a forma di H. Per i due responsabili degli abusi è scattata la denuncia, mentre le opere sono state sottoposte a sequestro. 

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Anche a Barano l’attività di controllo ha consentito di scoprire opere edili abusive eseguite in un’area sottoposta a vincolo sismico, ambientale e paesaggistico. I carabinieri hanno infatti accertato la costruzione abusiva di pannelli e piastrelle su un fabbricato esistente, per una superficie totale di circa 47 metri quadrati. Inoltre erano anche stati realizzati dei pannelli sotto la copertura perimetrale di un manufatto. Nel corso dei lavori sarebbero state applicate delle reti frangivento e dei pannelli su una superficie totale di circa 70 metri quadrati. I tre proprietari dell’immobile sono stati denunciati, mentre tutte le opere sottoposte a sequestro preventivo.