«Cuma – scavo aperto», conclusa la IX campagna archeologica sull'acropoli

Riportata completamente alla luce, una nuova chiesa che si sviluppa con un abside, un presbiterio isolato e sopraelevato e la grande navata.

“Cuma scavo aperto”, conclusa la IX campagna archeologica sull'acropoli
“Cuma – scavo aperto”, conclusa la IX campagna archeologica sull'acropoli
di Antonio Cangiano
Martedì 1 Agosto 2023, 17:49 - Ultimo agg. 2 Agosto, 10:28
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Si è conclusa venerdì la IX campagna di scavi sull'acropoli di Cuma.

Un mese e mezzo denso di lavoro e di scoperte archeologiche, come afferma Andrea Averna, archeologo della Scuola Superiore Meridionale che ha coordinato lo scavo.

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Tanti i ricercatori e gli studenti della Scuola Superiore Meridionale e del DiLBeC Università degli studi della Campania, che si sono alternati in queste settimane, riportando alla luce importanti testimonianze del prezioso patrimonio culturale di Cuma, nel Parco Archeologico Campi Flegrei.

 

«Un mese e mezzo in cui, ancora una volta, il patrimonio plurisecolare di Cuma è emerso lentamente dalla terra, lasciandosi raccontare», dice Andrea.

Un viaggio indietro nel tempo, iniziato con all'apertura di un saggio alle pendici orientali dell'acropoli e alla pulizia approfondita dell'area nord del santuario inferiore, il c.d. Tempio di Apollo.

Separate dalla Via Sacra, le due aree di scavo hanno impegnato studenti e ricercatori nell'accurata documentazione di stratigrafie e fasi edilizie.

Di rilievo la rimozione dei crolli nella chiesa medievale, riportata per intero alla luce.

Una nuova chiesa che si sviluppa con un abside, un presbiterio isolato e sopraelevato e la grande navata.

Fondata probabilmente in epoca bizantina, la basilica condivise la triste sorte delle strutture superstiti cumane, rase al suolo dai napoletani nel 1207, per stroncare l’attività piratesca che vi si era insidiata.

La campagna di scavo, è stata diretta da Carlo Rescigno, professore ordinario di Archeologia Classica all'università della Campania “Luigi Vanvitelli” e coordinatore del corso di dottorato in Archeologia e Culture del Mediterraneo Antico alla Scuola Superiore Meridionale, che conduce scavi e ricerche a Cuma, Stabiae e a Neapolis. Autore di numerose pubblicazioni e monografie, il prof. Rescigno con i suoi collaboratori è alla nona edizione di “Cuma – scavo aperto”.

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