Licola, la magia della vita torna a baciare le spiagge: «Sono tornate le tartarughe»

Nel lido Le Dune il nido delle Caretta Caretta

Sono tornate le tartarughe a Licola
Sono tornate le tartarughe a Licola
di Serena Palumbo
Domenica 2 Luglio 2023, 09:36 - Ultimo agg. 11:26
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Il miracolo della vita ritorna a realizzarsi dopo anni sulla spiaggia di Licola. Una tartaruga ha scelto la sabbia del litorale di Giugliano come giaciglio per far nascere i propri cuccioli. Spazzatura, materiali di risulta ed ecomostri di cemento: sono questi i temi che solitamente caratterizzano le notizie riguardanti la spiaggia di Licola. Ma stavolta non è così, perché trionfa la bellezza della natura.

«Dalla parte opposta della foce - racconta Umberto Mercurio, presidente dell'associazione Licola Mare Pulito - in prossimità del lido Le Dune, c'è stata per ben due volte in pochi giorni, quella che in gergo viene definita risalita: sono state trovate le impronte di una tartaruga che dal mare si è spinta verso l'entroterra, per poi girarsi e tornare in acqua».

Quello che sta accadendo in questi giorni sulla spiaggia di Licola è un'esplorazione di mamma tartaruga del luogo più idoneo dove deporre le proprie uova. Questo animale sceglie accuratamente il punto di nidificazione, valutando con sopralluoghi le condizioni climatiche, il tipo di sabbia, la presenza della duna, le distanze dalla battigia e gli elementi di disturbo.

«La seconda risalita - prosegue Mercurio - è avvenuta nei pressi dell'alveo dei Camaldoli, il canalone nel quale illegalmente vengono sversati rifiuti, che con le forti piogge scorrono e sfociano a mare. Questo è un bel risultato per Licola, perché dopo tanti anni spesi all'insegna della tutela del mare, vedere la vita nascere su questa spiaggia ci riempie di gioia».

Nel corso degli anni, infatti, l'alveo dei Camaldoli è stato l'attore principale del decadimento paesaggistico del litorale, che collega Giugliano e Pozzuoli con una decina di chilometri di spiaggia. Il canale, che nasce dalla collina dei Camaldoli e attraversa i comuni di Napoli, Marano, Mugnano, Calvizzano, Qualiano, Quarto e Giugliano per circa 25 chilometri, dovrebbe svolgere il ruolo di raccolta delle acque bianche. Tuttavia, al suo interno vengono sversati impropriamente rifiuti. 

Ma anche per questa problematica pare essere arrivata la svolta: «Con un decreto legge - dice ancora Mercurio - la Regione Campania ha stanziato nove milioni di euro per la bonifica dell'alveo dei Camaldoli. La nostra battaglia finalmente sta avendo dei grossi risultati. Se dal canalone non arrivano più i rifiuti sulla spiaggia, il mare risulta certamente pulito e balneabile. Confidiamo in questo futuro intervento». Ma ora l'attenzione e l'attesa sono proiettate sulle future nascite. Conclude Mercurio: «Vorrei fare un appello alla popolazione per salvaguardare questo significativo evento e questi preziosi animali. È importante che chiunque si dovesse imbattere in una nidificazione ce la segnali. Esiste un numero verde attivo h24, al quale risponde il gruppo di lavoro del progetto Caretta in Vista. Basta indicare le coordinate del luogo d'avvistamento e correranno a metterlo in sicurezza. Bisogna non cancellare le tracce che lasciano questi animali. Se i segni nella sabbia vengono calpestati e rimossi, è davvero difficile risalire al punto esatto di nidificazione, essendo il nido a bassa profondità nella sabbia. Inoltre, per scongiurare una prematura schiusa, è importante che la zona sia limitata da ogni attività di passaggio».

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Non resta che attendere il magico spettacolo della natura, mentre continuano a emergere problematiche, come i disagi causati dal vicino depuratore di Cuma. Per denunciare gli odori nauseabondi nella zona, i cittadini di Licola e le associazioni Licola Mare Pulito e Civico Flegreo hanno deciso di scendere in piazza domani, organizzando un sit-in dal titolo «Ci avete rotto i polmoni», volto a sensibilizzare la Regione su questa tematica che mortifica e rende invivibile questa zona.

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