Napoli, l'omaggio dei Quartieri Spagnoli a Luciano De Crescenzo: ecco il suo volto che sorride agli scugnizzi

Napoli, l'omaggio dei Quartieri Spagnoli a Luciano De Crescenzo: ecco il suo volto che sorride agli scugnizzi
«Sono molto felice di questa iniziativa e ringrazio chi l’ha fortemente voluta. Mio nonno rappresenta tanto per i giovani, molti ragazzi mi dicono che grazie a lui...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono molto felice di questa iniziativa e ringrazio chi l’ha fortemente voluta. Mio nonno rappresenta tanto per i giovani, molti ragazzi mi dicono che grazie a lui hanno imparato a leggere e scrivere. Il ricordo a cui sono più legato? Tantissimi. E poi amo la filosofia, era la materia in cui ero più bravo a scuola». Michelangelo Porzio De Crescenzo, 25 anni, nipote di Luciano De Crescenzo, non nasconde l’emozione dinanzi al lenzuolo che poco dopo sarà tolto dall’installazione inaugurata ai Quartieri Spagnoli in onore al nonno. La cerimonia, gremita dalla folla di residenti dei vicoli a ridosso di via Toledo, è avvenuta in vico Tre Regine, all'angolo con via De Deo, dove i cittadini hanno omaggiato Luciano de Crescenzo con un flash mob celebrativo, nel primo anniversario della sua scomparsa, attraverso un’iconica rappresentazione dell'eclettico filosofo.


LEGGI ANCHE Napoli, un anno senza Luciano De Crescenzo: «Di fronte al lockdown avrebbe citato una frase di Pascal»

L'iniziativa è stata promossa dall'Associazione “Quartieri Spagnoli 1536” presieduta da Raffaele Esposito; il progetto artistico 'O pallone  miez e' macchin è di Michele Quercia e Francesca Avolio e nasce dalla sinergia con Paola, figlia dello scrittore e Renato Ricci, l'amico storico di De Crescenzo, fondatore del primo fan club dedicato al Professore. L’evento, organizzato in collaborazione con il Tavolo Interassessorile per la Creatività Urbana del Comune di Napoli e la II Municipalità, ha visto alla presenza della famiglia di De Crescenzo, la partecipazione del sindaco Luigi de Magistris, dell’assessore al decoro urbano Luigi Felaco, del vice presidente del Consiglio comunale Fulvio Frezza, del presidente della II Municipalità Francesco Chirico e del suo vice Luigi Carbone e di diversi artisti del mondo dello spettacolo (tra gli altri, Gianni Simioli, Francesco Paolantoni, Giacomo Rizzo, Tommaso Bianco). «Io sono un grande appassionato di Napoli e dei Quartieri Spagnoli, ma soprattutto del Professore - dice con la voce rotta dall’emozione Raffaele Esposito, presidente dell’Associazione che ha promosso l’iniziativa - quando andai ai suoi funerali mi ripromisi di realizzare per lui un’opera qui ai Quartieri che avesse una doppia finalità, sia quella di omaggiare De Crescenzo sia di ispirare i passanti a migliorarsi culturalmente. Si tratta di un’installazione realizzata da Michele Quercia, a cui hanno contribuito gli studenti dell’istituto D’Aosta-Scura e dove si vede il volto di De Crescenzo che osserva sorridente un gruppo di ragazzini che tenta di recuperare un pallone perso».
 
«Quest’opera viene realizzata nel cuore di Napoli, poi abbiamo deciso di superare alcune difficoltà e procedere rapidamente anche con l’intestazione a De Crescenzo di una strada di Napoli lui più cara - ha detto il sindaco - quindi faremo anche questo, perché è giusto così, è una persona che è nel cuore dei napoletani, che non c’è più nella vita terrena ma rimane la sua filosofia, il suo pensiero, la sua umanità e il suo amore per Napoli». Soddisfatto ed emozionato anche Francesco Chirico, presidente della II Municipalità, che afferma: «Siamo molto contenti di questa iniziativa perché si celebra uno dei personaggi più interessanti che Napoli ci abbia dato sotto il profilo artistico, nel senso che De Crescenzo è stato capace di raccontare la città nelle sue contraddizioni aiutandoci a pensare come poterci migliorare senza perdere la nostra identità, quindi questo è sicuramente un racconto bello di ciò che è Napoli e la storia dei napoletani».


  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino