Luigi Di Maio, i tre ex fedelissimi già spaccati a Napoli e Paipais si sfila: «Non entro nel nuovo gruppo»

Luigi Di Maio, i tre ex fedelissimi già spaccati a Napoli e Paipais si sfila: «Non entro nel nuovo gruppo»
Il gruppo consiliare meno longevo della storia del Comune di Napoli. Ci sono volute 24 ore per far deflagrare il progetto Laboratorio Napoli, nato sulle ceneri dell'esperienza...

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Il gruppo consiliare meno longevo della storia del Comune di Napoli. Ci sono volute 24 ore per far deflagrare il progetto Laboratorio Napoli, nato sulle ceneri dell'esperienza di Insieme per il futuro grazie alla spinta degli ex dimaiani Flavia Sorrentino, Fiorella Saggese e Demetrio Paipais. Orfani del loro capo politico avevano deciso di cambiare nome al gruppo, ma soprattutto prospettive. L'annuncio di venerdì mattina - «Oggi nasce Laboratorio per Napoli» - si è trasformato in un boomerang creando una spaccatura insanabile tra i tre consiglieri.

Nella nota stringata diffusa da via Verdi quattro giorni fa, si parlava di gruppo «aperto ed inclusivo», che «si riconosce nel sindaco Gaetano Manfredi». L'obiettivo sarebbe stato quello di «proseguire l'azione politica al suo fianco, dopo averlo convintamente sostenuto, fin dalla prima ora, nella campagna elettorale che ha portato alla sua elezione». I tre dimaiani sono stati eletti in Consiglio nel M5S, prima della diaspora guidata dall'ex ministro degli Esteri, che ha portato alla scissione dai leader grillini Giuseppe Conte e Roberto Fico. Dopo l'addio alla politica - almeno per il momento - annunciato da Luigi Di Maio, anche Paipais, Sorrentino e Saggese si sono messi alla ricerca di una nuova casa politica.

L'idea era quella di rinsaldare il rapporto con Manfredi, tirarsi dentro quanti più consiglieri municipali possibili e riposizionarsi nella maggioranza dell'ex ministro con un peso specifico maggiore. E magari, perché no, ottenere in futuro un riconoscimento dal primo cittadino, che fosse un posto in giunta o in qualche partecipata. A rompere il giocattolo la corsa al ruolo di capogruppo. Venerdì, contattata telefonicamente da Il Mattino, Sorrentino senza indugi ha dichiarato: «La capogruppo sarò io». Una fuga in avanti che non è piaciuta a Paipais, che ha preferito invece la via diplomatica: «Cercheremo di fare sintesi nei prossimi giorni per tentare di capire chi dovrà guidare il gruppo». 

Tra i tre dimaiani è scontro totale. Ieri l'annuncio di Paipais: «Non ho aderito al gruppo Laboratorio per Napoli. A me piace parlare di temi non di poltrone. Faccio gli auguri ai miei ex colleghi con cui ho condiviso un anno importante, ma è giusto che le strade si dividano se non ci sono più comuni obiettivi. Confermo il pieno sostegno al sindaco Gaetano Manfredi nel pieno interesse della nostra città». Lo stesso Paipais racconta: «Dopo la scissione del M5S ho aderito insieme a due colleghe al partito di Di Maio, l'anima più responsabile e moderata di quel movimento che poi Conte ha riportato al vecchio populismo elettorale. Ma Impegno civico è stata una scommessa persa. Purtroppo le elezioni anticipate non hanno consentito in un solo mese di far decollare il progetto politico». Poi fissa l'obiettivo: «Sarò in Consiglio la voce di tutti i cittadini che aderiscono a progetti e iniziative positive per la città. Il mio impegno è sempre stato e rimane l'impegno di un cittadino che insieme ad altri vuole raggiungere obiettivi e per organizzare iniziative positive per il progresso della nostra comunità». Nelle prossime ore verrà chiarito dagli uffici il futuro dei tre: probabile che qualcuno decida di approdare al gruppo misto in vista di una futura ricollocazione. 

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Il Mattino