Se solo si volessero ammirare i mosaici con i venti e i segni dello zodiaco sul pavimento proprio sotto la cupola all'interno della Galleria Umberto occorrerebbe fare uno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Blackout nella Galleria Umberto I
Chi ci abita deve fare i conti con i ragazzini bulli di notte, i clochard che ci dormono sul lato verso il teatro San Carlo, e i venditori ambulanti. «Di appelli - spiega l'avvocato Ettore Gassani, con studio legale all'interno della Galleria - ne abbiamo fatti decine, ogni volta chiediamo le stesse cose, controlli, sicurezza, pulizia, ma durano sempre poco: occorre un presidio fisso, c'è una situazione di degrado nel salotto buono della città inaccettabile. Per non parlare poi di piazzetta Matilde Serao che di notte si trasforma in una discarica e in un orinatoio a cielo aperto». «Proprio nella piazzetta - aggiunge l'avvocato Gassani - un po' di tempo fa hanno aperto due B&B, mi aspettavo che la situazione migliorasse e invece nulla, tutto è rimasto com'era». Critico Nino Simeone, presidente della Commissione Trasporti: «Ogni volta che ci vado - spiega - resto amareggiato, si fanno controlli sull'occupazione di suolo pubblico, multe per chi ha fatto domanda e non ha ancora avuto l'ok e poi si lascia che dilaghi il degrado con i venditori ambulanti. Ma che senso ha?». «Per avere le autorizzazioni alle vendite - aggiunge Simeone - si devono fare salti mortali, domande su domande e non si fa nulla per intervenire in questi casi?». «Servono più controlli - conclude Simeone - da parte di tutti».
LEGGI ANCHE Napoli, bellezza sfregiata: l'oltraggio dei writers
Francesco De Giovanni, presidente della I Municipalità, è sconfortato. «Quante volte ho chiesto controlli? Tantissime, il punto è che in questa città non c'è attenzione al rispetto delle regole, c'è una precisa volontà politica a non farle rispettare. Ogni richiesta fatta resta lettera morta, quasi a farlo apposta. Inutile continuare a fare appelli anche alla polizia municipale, puntualmente non vengo ascoltato». «Lo farò - aggiunge - ancora una volta, ma so per certo che si usano due pesi e due misure. Chi è dello stesso colore politico del sindaco viene preso in considerazione, gli altri no. Questo è un dato di fatto».
LEGGI ANCHE Napoli, l'agonia della Galleria Principe
Gli stranieri sono quasi divertiti. Tutto sommato a loro fare due passi in Galleria facendo lo slalom tra i venditori ambulanti interessa poco. Importa più la pulizia. Perché dagli ambulanti, che siano extracomunitari o napoletani doc che distribuiscono cornetti portafortuna o calamite ricordo con i simboli della città, dal golfo a pulcinella, comunque fanno acquisti. E i negozianti in Galleria devono sopportare questa invasione, perché esiste la tregua con l'allontanamento ma dura sempre poco. Vanno via e ritornano e quando piove restano lì senza curarsi di nulla. Diversa la considerazione degli altri turisti, quelli provenienti dal resto d'Italia: «C'è troppo caos - spiegano due piemontesi che hanno scelto proprio via Toledo per godersi Napoli il fine settimana - abbiamo visto San Martino, siamo andati a Sorrento, a Pompei, tutto meraviglioso. Ed anche Napoli, se non fosse che si ha poco rispetto per questa città, cestini dei rifiuti pieni, ambulanti, è un assalto continuo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino