Tutela, valorizzazione delle Grandi opere e maggior accessibilità a spazi e luoghi all'insegna della comunciazione e dell'inclusione. Il Museo archeologico di...
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Che il Mann sia un museo in costante crescita lo testimoniano i dati: ieri, nella domenica del mese di apertura gratuita dei musei, ha registrato 7812 visitatori, attestandosi terzo sito in Italia e primo in Campania ad essere visitato .«I segnali sono molto incorraggianti, se si confronta il mese di gennaio 2017 con quello del 2018 appena concluso abbiamo già uno scarto di diecimila visitatori in più - ha sottolineato il direttore Giulierini - questo significa che le grandi mostre e opere che sono previste per quest'anno non possono che portare a un risultato che noi riterremo molto importante».
Il trend in aumento non riguarda solo il numero di visitatori, ma anche gli spazi del museo restituiti al pubblico. Dal luglio 2016 a dicembre 2017 l'area espositiva accessibile è aumetata di circa il 60%, e ad oggi è stata restaurata e attrezzata una superficie di giardini storici pari a 2.278 metri quadri, cioè il 70 per cento dell'area totale.
Le linee guida della nuova era del Museo, illustrate stamattina nella sala del Toro Farnese, saranno orientate su tre aree di intervento attraverso l'attivazione di tre "cantieri". Oltre alla realizzazione di opere strutturali, al centro della "rivoluzione" anche il tema della comunicazione. Dalla segnaletica alla promozione di nuovi percorsi narrattvi legati all'identità del Mann, passando per la ristorazione con l'apertura in primavera di una caffetteria interna in tipico stile internazionale: il progetto mostra un museo che prende sempre più le sembianze di un luogo di aggregazione e che nel segno dei tempi si racconterà giorno per giorno attraverso l'hashtag #MANNATWORK per infomare tutti i vistatori delle "trasformazioni" del museo e dei suoi servizi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino