Stop del Tar al direttore del Mann, la rivolta degli intellettuali di Napoli: «È un grave danno per la città»

Stop del Tar al direttore del Mann, la rivolta degli intellettuali di Napoli: «È un grave danno per la città»
«Annullare la nomina di Paolo Giulierini, direttore del Mann è un grave danno per la città»: lo scrivono, in una lettera aperta, una trentina tra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Annullare la nomina di Paolo Giulierini, direttore del Mann è un grave danno per la città»: lo scrivono, in una lettera aperta, una trentina tra giuristi e intellettuali, docenti universitari napoletani, tra i quali Biagio De Giovanni, Isaia Sales, Gennaro Carillo, a cui si aggiungono con padre Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità, esponenti del mondo della cultura e della scuola.


«Sebbene i tribunali amministrativi ci abbiano da tempo abituato a sentenze inaspettate, non di rado remote dal buon senso, i sottoscrittori di questo documento non intendono commentare l'ultimo pronunciamento del Tar del Lazio che ha annullato la nomina di Giulierini a direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli - si sottolinea nella lettera - La questione sulla quale si intende richiamare l'attenzione è un'altra. Ed è una questione eminentemente politica. Ha a che fare con il danno incalcolabile che questa decisione produce, con l'impatto deleterio sulla città e sul momento felice che sta vivendo, proprio sul fronte del turismo culturale».

Nella lettera sottoscritta anche dall'accademico del Lincei Francesco De Sanctis, dalla produttrice cinematografica Antonella di Nocera, si ricordano i risultati ottenuti in un anno e mezzo dal manager archeologo toscano: «Non solo in termini quantitativi: i dati sull'affluenza sono eloquenti. Ma soprattutto in termini di qualità del rapporto con il pubblico: un Museo come dimora delle Muse, di tutte le Muse, aperto dunque all'incontro con saperi e linguaggi altri dalle scienze dell'antichità intese stricto sensu e immune da qualsiasi sclerosi, burocratica e respingente. Con la sentenza del Tar, tutto questo è vanificato. Cancellato con un tratto di penna. I progetti avviati s'interrompono. Con quali esiti, è facile prevedere».

Sottolineando le doti manageriali di Giulierini («che ha concepito l'antico come cosa viva») si parla poi di burosauri «di cui l'amministrazione pubblica abbonda». «Tuttavia - conclude il documento - manifestare a Giulierini la gratitudine della città è un atto doveroso. Un atto di giustizia che nessun tribunale amministrativo può impedire. Alla gratitudine si associa la speranza che in tempi brevi la decisione possa essere rivista. Ne ha bisogno, e lo chiede, la città, confidando anche che la politica, locale e nazionale, sappia trovare risposte all'altezza».
 
La presa di posizione arriva all'indomani della sospensione di Giulierini da parte dal Tar. Al suo posto è stata nominata direttore ad interim Anna Imponente. «Ad ora una copertura per le attività da svolgere c'è - ha spiegato Andrea Milanese, storico dell'Arte del Mann - però la situazione non è semplice perché sono tante le iniziative in corso del Mann».


Le iniziative, però, assicurano dal Museo, non sono a rischio. «Il ministero ha richiesto la sospensiva per la sentenza del Tar che riguarda Giulierini - ha sottolineato - Nell'attesa di un pronunciamento possiamo continuare a lavorare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino