MARANO - Nel Comune commissariato per infiltrazioni della camorra si viaggia ormai al ritmo di un caso al giorno. Dopo lo scandalo dei bollettini del condono contraffatti, dei...
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Ma l'uomo, seppur ritenuto idoneo al servizio, non farà più rientro al comando dei caschi bianchi del corso Europa. Continua a lavorare, con funzioni da amministrativo, presso gli uffici del municipio e a percepire, nonostante sia di nuovo in servizio con la vecchia qualifica professionale, non solo emolumenti che spetterebbero agli istruttori amministrativi ma anche l'indennità di vigilanza propria degli agenti della municipale. Per anni sul caso del vigile impiegato nei più disparati settori dell'Ente cala il silenzio. La svolta arriva qualche settimana fa, quando viene avviato l'iter propedeutico al suo pensionamento. Il dirigente del settore economico, Giuseppe Bonino, ricostruisce la storia professionale dell'ex vigile, oggi 65 enne, e avvia i procedimenti del caso. Per il Comune si tratta di "illegittima corresponsione di emolumenti" e nel calderone finisce anche una ex dipendente della contabilità, licenziata (per truffa ai danni dell'Ente) proprio nel 2008, dopo aver liquidato compensi superiori al dovuto ad altri due dipendenti, tra cui una sua parente, ancora oggi in servizio al Comune. Il dirigente del settore economico, dopo aver denunciato il caso ai carabinieri della locale Compagnia, ha avviato il procedimento per il recupero delle somme. Una parte sarà trattenuta dal Tfr del quasi pensionato (trattamento di fine rapporto), l'altra invece con un'azione legale di risarcimento. Entrambe le procedure potrebbero essere impugnate in sede di giudice del lavoro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino