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L'Istituto di Cultura e il Comune organizzano un approfondimento storico della marcia su Roma aperto alle scuole, ma nella delibera di Giunta diventa una «commemorazione» e scoppia la polemica social. È bastato un errore macroscopico, la scelta di un vocabolo sbagliato e la disattenzione degli amministratori comunali che hanno firmato l'atto, per far gridare all'apologia del fascismo. Eppure il relatore della manifestazione è tutt'altro che un «nostalgico». Tutta colpa della delibera 211 della giunta comunale di Sorrento guidata dal sindaco Massimo Coppola. Nella seduta dello scorso 17 ottobre è stato approvato un ordine del giorno sul «Centenario della marcia su Roma-Giornata di approfondimento storico» che prevede una serie di iniziative, tra cui un incontro al Comune, organizzato dall'Istituto di Cultura Torquato Tasso. Relatore sarà il professor Guido D'Agostino, docente di Storia Moderna e Storia del Mezzogiorno all'Università Federico II di Napoli e presidente dell'Istituto Campano per la Storia della Resistenza.
Tutto in regola, sembra.
L'evento si svolgerà mercoledì al Comune di Sorrento con il titolo «1922 La marcia su Roma, i primi passi del fascismo». E dal manifesto spunta la seconda anomalia: il nome del moderatore dell'evento è lo stesso del dirigente che ha proposto l'approvazione della delibera. «C'è da vergognarsi - scrive Bruno Morelli, storico sorrentino - per la location, per la scelta del moderatore e per la storia personale, il credo e gli orientamenti politici della maggior parte dell'attuale amministrazione. L'esimio professore D'Agostino avrebbe dovuto fare una lectio sulla resistenza e sulle lotte di liberazione, temi sui quali è massimamente esperto. Il nobile istituto Torquato Tasso con questa iniziativa ha irrimediabilmente compromesso il suo prestigio e la sua credibilità».
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