«Marechiaro, studentessa stuprata a mare dal branco». Tre indagati

«Marechiaro, studentessa stuprata a mare dal branco». Tre indagati
Ha trovato la forza per rispondere alla violenza subita. Ha ripreso fiato e ha deciso di guardare avanti, di rivolgersi alle cure mediche, all’attenzione dei carabinieri....

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Ha trovato la forza per rispondere alla violenza subita. Ha ripreso fiato e ha deciso di guardare avanti, di rivolgersi alle cure mediche, all’attenzione dei carabinieri. Così intende dare un senso al male che le è toccato vivere.

Ha fatto leva sul suo carattere, ha vinto la comprensibile voglia di mettere tutto a tacere, di rimuovere dalla propria memoria quanto le era stato riservato. Ha pensato che non sarebbe stato giusto, che quella cosa non poteva finire in questo modo. E ha trovato la forza per ricostruire a se stessa e agli altri «i momenti peggiori» della sua giovane esistenza, per puntare l’indice contro i suoi aggressori. 

Storia di una ragazza non ancora 18enne, che ha denunciato tre minori di violenza sessuale di gruppo. Una storiaccia, come sempre accade quando di mezzo ci sono minori, ragazzini che si atteggiano a bulli e che ora sono alle prese con accuse da incubo, di quelle che ti segnano la vita. Uno stupro di gruppo consumato da tre minori ai danni di una ragazzina, lo scorso 26 giugno, allo scoglione di Marechiaro. Sono stati identificati e ora sono formalmente indagati in una vicenda che potrebbe far scattare arresti, condanne (qualora venissero confermate le accuse) o il trasferimento in comunità di recupero. Una vicenda finita in un fascicolo della Procura minorile, impegnata a svolgere accertamenti sul racconto della parte offesa, ma anche su alcuni reperti finora acquisiti: parliamo dei tamponi effettuati sulla ragazzina e su quello di uno dei tre minori finiti sotto inchiesta, che ha dato il consenso per il prelievo del Dna, in vista di una eventuale comparazione con le tracce biologiche finora refertate. 

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Il Mattino