Mario, il pizzaiolo di Forcella minacciato: «Resto a Napoli per abbattere il muro della paura»

«Io quando ho saputo dell'attentato a Gino Sorbillo, per solidarietà, ho chiuso la mia pizzeria. e' difficile però andare avanti così. Il giorno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Io quando ho saputo dell'attentato a Gino Sorbillo, per solidarietà, ho chiuso la mia pizzeria. e' difficile però andare avanti così. Il giorno dopo i proiettili sono venuti qui con il casco integrale dicendo che non dovevo denunciare. Ma io vado avanti, avevo il sogno di aprire una pizzeria. Il rispetto si ottiene lavorando e non con la violenza, perché portare avanti un'attività significa sudore''. A parlare è  Mario Granieri,  titolare di Terra Mia, una pizzeria di Forcella. Per Mario e per un altro commerciante della zona l' anno è iniziato con tutt'altro che un bel regalo.

 
Colpi di pistola esplosi contro le vetrine e le porte dei locali delle loro attività, che hanno spinto istituzioni, cittadini e associazioni a scendere in campo per non abbassare la guardia con l'iniziativa dal  titolo «Una pizza da Mario», promossa dalla II Municipalità in sostegno dei due commercianti. La storia di Mario è una storia di riscatto: ex ragazzo difficile di Forcella, ha deciso di cambiare vita aprendo una pizzeria-trattoria, dove il 4 gennaio un gruppo di ragazzi in sella a moto di grossa cilindrata ha esploso colpi di pistola contro la porta d’ingresso. Anche se la moglie vorrebbe abbandonare Napoli, Mario è deciso a rimanere e abbattere così il muro della paura. 

La stessa sorte è toccata ad Biagio, proprietario di un minimarket in via Forcella, che nella notte di Capodanno ha subito un raid e il primo gennaio si è risvegliato con dodici segni di proiettili sulla vetrina della sua salumeria:
«Mi hanno sparato 12 colpi con pistola e fucili. Ho denunciato l'accaduto e vado avanti. Sorbillo magari ha il potere mediatico ma anche noi dobbiamo essere tutelati. Forcella non è ancora cambiata, di cose così continuano a succedere».


All'iniziativa hanno partecipato  il sindaco Luigi de Magistris, l’assessore ai Giovani Alessandra Clemente e il presidente della II Municipalità Francesco Chirico. Il primo cittadino ha ribadito, insieme ai residenti, la necessità di risorse per la sicurezza in città e ha inviato nuovamente un messaggio al governo e al ministro degli interni Matteo Salvini, in visita domani in Campania. «I ministri cambiano, i governi passano, le promesse rimangono e i fatti non arrivano. Faccio da quasi otto anni il sindaco, di passerelle ne abbiamo viste a Napoli, se magari arriva qualche cosa di concreto sarò il primo a farne atto - ha sottolineato il primo cittadino -  Quando qualcuno si accorgerà di quello che sta accadendo a Napoli e ci vuole dare una mano ben venga. Se la mano però sono le promesse, le passerelle e i tagli in legge di bilancio  continueremo a lottare da soli, vinceremo anche se non ci mandano rinforzi o soldi».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino