Maturità in videoconferenza tra le mura ospedaliere. È andata proprio così, la prova dell'esame di Stato per Nadia Della Valle, ricoverata nel reparto di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nadia, ricoverata dal 12 giugno, doveva essere operata ieri per una frattura orbitale e zigomale, causata da un incidente stradale. Quando è arrivata la notizia di poter sostenere l'esame in videoconferenza, l'equipe di sanitari ha «ritenuto di poter rimandare l'intervento di 24 ore» spiega Maurizio Gargiulo, dirigente responsabile della chirurgia maxillo-facciale che precisa «si è trattato di una scelta che non ha condizionato il quadro clinico e ha consentito alla paziente benefici dal punto di vista psico-fisico e quindi meno stress per la seduta operatoria». Nadia, avvolta da una vestaglia fiorata, ha sostenuto circa un'ora di colloquio davanti allo schermo del computer in collegamento con i prof del liceo statale Regina Margherita di Salerno e il presidente esterno della commissione. «Dopo l'incidente, mi era venuto lo sconforto al pensiero che non avrei potuto fare l'esame come tutti gli altri e sono scoppiata a piangere - confessa Nadia - ci tenevo particolarmente a dare il massimo perché sono ripetente e anche qui in ospedale, non c'è stato giorno che non abbia studiato».
«I primi minuti mi sentivo tesa e agitata ma poi, ho acquistato sempre più sicurezza e non ho più pensato alla videoconferenza o all'ospedale ma solo a fare l'esame» racconta Nadia che ieri, alle 13.30 ha iniziato la prova esponendo l'elaborato dal titolo: «L'apparenza. «Ho preparato un percorso multidisciplinare sul tema dell'apparenza collegandolo a grandi scrittori e filosofi ma anche all'attualità dei social che rischiano di essere il simbolo dell'apparire» racconta la maturanda. «Sono a favore dei social perché hanno un grande potenziale comunicativo e io per prima ne faccio uso, da Instagram a Facebook, ma non bisogna esserne schiavo e questo l'ho sostenuto anche nel mio colloquio», conclude Nadia che dal primo istante dell'esame è stata affiancata dalla caposala, Assunta Barretta diventata per l'occasione testimone del colloquio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino