Picchiato perché in ambulanza non poteva far salire il parente dell'ammalato. È accaduto stamattina a un medico che stava prestando servizio sull’ambulanza...
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L'equipe del 118, una volta giunta sul posto, ha cominciato a trattare la signora che mostrava conseguenze critiche da reazione allergica. Già durante le prime prestazioni sanitarie, il medico ha riferito di essere stato insultato e spintonato perché i familiari volevano far portare la donna immediatamente all’ospedale pretendendo di salire in ambulanza senza che questo fosse previsto dal protocollo.
Sui verbali redatti dal personale del 118 si legge che lo stato di agitazione e le aggressioni dei parenti della paziente hanno impedito la conclusione delle prestazioni sanitarie sul posto, che avrebbero preceduto ma non sostituito quelle ospedaliere come ha sottolineato il camice bianco. Giunti in ospedale, alcuni familiari dell’anziana pretendevano di entrare in gruppo nei locali della medicheria, condizione consentita unicamente a uno dei parenti.
Da questo diniego è scattata l'aggressione con pugni e schiaffi contro il medico che ha chiamato le forze dell’ordine ed è stato aiutato dalle guardie giurate del pronto soccorso del Loreto Mare, presidio di destinazione dell’ambulanza.
Sul posto è intervenuta una pattuglia di carabinieri che ha identificato i parenti della donna e verbalizzato quanto accaduto mentre per il medico la prognosi refertati è stata di quattro giorni. L’episodio è stato denunciato dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” che ha rilanciato l'invito a denunciare ogni episodio di violenza verbale e fisica subito dai sanitari.
Dall’associazione nazionale delle guardie particolari giurate, invece, l’appello di Giuseppe Alviti è stato quello di «scortare da automontante della vigilanza privata le ambulanze del 118». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino