Un nuovo caso da meningococco ai danni di un bambino di 18 mesi, è stato ricoverato martedì sera nella rianimazione dell'ospedale Cotugno. Il bimbo è...
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Un frangente che ha determinato un pre-allerta nelle istituzioni sanitarie di sorveglianza. Tutti e tre i pazienti sono stati colpiti infatti da meningococco C, una delle varianti del batterio che insieme al ceppo B, Y, X e W135 rendono conto delle forme più contagiose e temibili dell'infezione.
Ma i sanitari del Cotugno ribadiscono che si tratta di casi che si concentrano in questo periodo dell'anno ma che su base annua non si discostano dalla consueta epidemiologia delle meningiti batteriche. Tutti e tre i pazienti non erano vaccinati. Quella contro il meningococco C (compresa anche nella tetravalente con gli altri ceppi escluso il B) è una profilassi non inserita nelle vaccinazioni obbligatoria, declassata tra le consigliate anche nell'ambito del piano nazionale vaccini ma comunque eseguita gratuitamente (a pagamento c'è solo la B che ha bisogni di tre richiami) nei distretti campani per disposizione della struttura commissariale.
Tra le obbligatorie c'è invece quella contro lo pneumococco che, oltre a causare polmoniti può anche evolvere in meningite. Si tratta di un germe infettivo ma non contagioso che però ha una mortalità elevata, più del meningococco. Di questa forme di infezione sono attualmente colpiti tre pazienti ricoverati al Cotugno, due in rianimazione e un terzo, in condizioni ancora instabili, all'interno del reparto di emergenze infettivo logiche a indirizzo neurologico. Una situazione che incrocia le gravi difficoltà nei pronto soccorso in città affollati da centinaia di malati di influenza.
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Il Mattino