Meningite, c'è un nuovo caso: antibiotici anche a donne incinte

Ospedale "De Luca e Rossano" - Vico Equense
Vico Equense. Ieri sera il ricovero all’ospedale «Cotugno» di Napoli. Oggi i risultati delle prime analisi: si tratta di meningite da Emofilo di tipo B. Lui...

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Vico Equense. Ieri sera il ricovero all’ospedale «Cotugno» di Napoli. Oggi i risultati delle prime analisi: si tratta di meningite da Emofilo di tipo B. Lui è un 40enne di Vico Equense, falegname. Ieri ha iniziato ad avvertire quei sintomi che hanno messo in allarme i familiari: febbre alta e fortissimo mal di testa. La corsa all’ospedale «De Luca e Rossano», poi al «Santa Maria della Misericordia» di Sorrento, dove dalla Tac è emersa un’infiammazione delle meningi. Immediato il trasporto al «Cotugno» di Napoli dove sono state condotte le relative analisi, da cui è emersa una meningite da Hib. Attualmente è in rianimazione, sotto sedativi. Al via anche la profilassi antibiotica delle persone che sono venute a stretto contatto col malato, a cominciare dai familiari. Tra i parenti, anche donne in stato di gravidanza a cui è stata consigliata una particolare cura antibiotica.


L’uomo, residente nella frazione collinare di Arola insieme a moglie e figli, ha una falegnameria. La malattia, di origine batterica, oggi fa parte delle vaccinazioni obbligatorie somministrate ai bambini. Fino alla fine degli anni ‘90 era la causa più comune di meningite nei piccoli al di sotto dei 5 anni. Oggi, grazie alla copertura vaccinale, i casi di meningite causati da questo batterio si sono ridotti notevolmente.

Ma nel tranquillo borgo di Arola è già psicosi. Molte le mamme che durante le prime ore del mattino hanno affollato l’ingresso dell’asilo «Rosalia Masturzi Ravel», scuola frequentata dai figli del malato di meningite. Tra queste, in tante hanno riportato i propri figli a casa per paura di un potenziale contagio.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino