Bagnoli, ministero e Regione frenano Floro Flores: «La colmata dev'essere rimossa»

Bagnoli, ministero e Regione frenano Floro Flores: «La colmata dev'essere rimossa»
Il blitz del commissario per le bonifiche di Bagnoli Francesco Floro Flores - «la colmata a mare non inquina perché toglierla ci costerebbe 141 milioni» -...

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Il blitz del commissario per le bonifiche di Bagnoli Francesco Floro Flores - «la colmata a mare non inquina perché toglierla ci costerebbe 141 milioni» - è destinato a rimanere una mera uscita fuori luogo e fuori tempo, ma soprattutto fuorilegge. Perché il piano di risanamento e di trasformazione urbana dell'area ex Italsider è una legge dello Stato già da un paio di anni e porta la firma dell'attuale inquilino del Quirinale Sergio Mattarella. E non è solo questione di forma, ma di sostanza. Tra qualche settimana - per esempio - verrà reso pubblico il disegno della nuova Bagnoli dopo un concorso internazionale costato molti soldi. La rimozione della colmata è il perno sul quale è stato redatto il progetto che ha anche una valenza altamente simbolica: restituire a chi ha respirato per un secolo i veleni della fabbrica del ferro per intero la linea di costa, cioè la spiaggia e il mare ai bagnolesi e ai napoletani. Che fine farà un progetto così tanto atteso? Verrà cestinato ancor prima di essere valutato? Chi paga la parcella? Tuttavia la bocciatura che sta maturando in queste ore è tutta per Floro Flores. In tre anni di mandato la bonifica non è avanzata di un metro, in compenso l'ufficio del commissario di Governo ha prodotto scatoloni pieni zeppi di carte e progetti inutili alla causa della rinascita del quartiere della fabbrica del ferro. E che il tempo di Flores stia volgendo al termine come commissario è più di una sensazione. Sulla questione colmata la ministra Mara Carfagna, l'assessore regionale all'urbanistica Bruno Discepolo e Invitalia non a caso lo stoppano immediatamente. 

Trasecola la Carfagna, ma un po' tutti i tecnici del ministero non capiscono come un tecnico che rappresenta il Governo possa avere preso una decisione del genere in completa solitudine. «La bonifica della colmata a mare di Bagnoli - racconta la ministra Carfagna a Il Mattino - fa parte degli interventi non solo previsti da una legge, ma anche condivisi a suo tempo dal tavolo istituzionale. Qualunque alterazione del quadro progettuale deve essere quindi condivisa. Proprio in questi giorni sta partendo una gara per la globalità della progettazione, non è quindi il momento di rallentare le iniziative in corso». Da Invitalia arriva una stilettata seria: «L'uscita di Floro Flores? Noi non siamo un soggetto politico, siamo dei tecnici e in quanto tale seguiamo la legge ed è quello che faremo anche in questo caso». Bruno Discepolo - come il governatore De Luca - non ha mai nascosto i dubbi su Floro Flores e sul progetto da lui voluto. «Siamo sconcertati: senza che ci siano stati atti formali o passaggi procedurali apprendiamo che c'è un orientamento contrario alla eliminazione della colmata. Finora ha rappresentato un punto fermo che ha portato a definire il piano di recupero ambientale e urbanistico dell'area. Un cambiamento di rotta che non sappiamo su quale base e quali decisioni, che si prendono nella Cabina di regia, ci lascia perplessi». Discepolo lancia un autentico allarme: «Il commissario dice che non verrà ripristinata la linea di costa e questo getta un' ombra sul progetto di risanamento dell'area. Tenendo presente che tutti gli atti formulati sono stati fatti sul ripristino della linea di costa non togliere la colmata è preoccupante. È necessario toglierla per ripristinare l'unica vera spiaggia di Napoli. Per arrivare a questo è stato chiesto un grosso sacrificio a Città della Scienza che arretrerà». Discepolo si appella quindi alla Carfagna: «Confido che il nuovo ministro, che ha già annunciato di volere convocare la Cabina di regia, ci ascolti. Per fare il punto su un processo che ancora accumula tanti ritardi. Che conferma tutti i dubbi che la Regione ha sempre avuto sulla struttura commissariale e su Invitalia».

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Il Mattino