«Il ragazzo ha confermato che era la prima volta che commetteva un'azione di questo genere e che, quella sera non aveva compiuto altre rapina prima di quella sfociata in...
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«Nella comunità sarà avviato un percorso di recupero e di riflessione sull'accaduto», annuncia l'avvocato Bruno, «il 17enne è estremamente addolorato - ha aggiunto - per l'accaduto e per la morte del suo amico». «Le indagini - ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti - sono finalizzate a capire in quale maniera siano stati esplosi i colpi d'arma da fuoco da parte del carabiniere (indagato per omicidio volontario) e stabilire se i colpi sono stati esplosi in una condizione di legittima difesa per se stesso e la ragazza che stava con lui, se per cercare di evitare che gli venisse sottratto l'orologio, o se la sua reazione sia stata eccessiva». «Mi auguro - ha aggiunto l'avvocato Bruno - che la ricostruzione dei fatti sia particolarmente attenta». «Ora, - ha spiegato il legale - attendiamo gli esiti del percorso di recupero e le relazioni del servizio sociale». A chi gli ha chiesto di descrivere la famiglia e il contesto in cui il 17enne viveva, l'avvocato ha risposto che si tratta di una famiglia tutto sommato normale, ma «con il padre con precedenti penali» per quanto di sua conoscenza «estranei a contesti camorristici». Il ragazzo ha abbandonato gli studi quest'anno: «Doveva frequentare il primo anno delle superiori - ha concluso Bruno - ma ha deciso di lasciare. Stava cercando lavoro ma non lo trovava. È difficile trovarlo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino